PERUGIA - Si considerava "il primo renziano dell'Umbria", nel 2010, "con grande ostilità di tutti", ma Marco Vinicio Guasticchi, vicepresidente dell'Assemblea legislativa ed esponente del Pd ora ritiene "che almeno in questa fase la scissione non sia un passaggio strategicamente vincente".

Già membro della Direzione nazionale del Pd con Matteo Renzi segretario. "Appartengo e rimango nel Pd, quello del Lingotto di Veltroni, più convinto che mai - afferma Guasticchi -, senza rinnegare passato, amicizia e stima per Renzi. Il Pd può, ne sono sicuro, tornare a essere protagonista e potrà farlo fin da ora con il primo test delle regionali. Il lavoro determinato che sta portando avanti il commissario Walter Verini, per costruire una seria e competitiva alternativa alla destra mi trova in piena sintonia. Sarò al suo fianco per quello che potrò fare con umiltà, coerenza, determinazione e amore per questa straordinaria terra che è l'Umbria e i suoi abitanti. Il Pd è la mia casa e lo sarà ancora".

L'interrogativo che ci attanaglia è ora se per adarsene dal Pd aspetterà di essere rieletto alla Regione, così da formare il gruppo renziano a Palazzo Cesaroni.

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