di Anna Schippa

 

Vi aggiorno sulla "battaglia" che ho lanciato e che ha visto coinvolte/i molti di voi. Ho mandato al ministro Speranza e ai sottosegretari salute, alla presidente della regione, al presidente del consiglio regionale la lettera aperta che vi allego. Con piacere ho visto che tanti si stanno muovendo contro l'incapacità di gestire una situazione che non è solo sanitaria ma diventa sociale e, consentitemi, anche etica. Ho mandato la lettera aperta anche a tutta l stampa umbra e adesso aspettiamo di vedere cosa succede. Io domani voglio essere libera di prenotare il vaccino per mia madre e, sappiatelo, non è una guerra tra poveri o...tra anziani!!
questo è il testo della mail:
Si invia la lettera aperta a nome e per conto di cittadini e cittadine over 80 in risposta alla scelta dell’assessore Coletto relativa al piano vaccinazione della regione Umbria.
Chiediamo al Ministro Speranza di fare chiarezza per evitare che venga affossato uno dei diritti di base del nostro paese.
Vi comunichiamo, per correttezza, che la lettera aperta è stata inviata a tutta la stampa locale e ne verrà data comunicazione anche alla stampa nazionale affinchè non si verifichino più disattenzioni verso una fascia di popolazione certamente più fragile ma che ha contribuito a costruire un PAESE forte e democratico a cui tutti noi dobbiamo dire grazie
questa la lettera aperta:
Al Ministro della Salute Roberto Speranza
Alla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei
Al Presidente del Consiglio Regionale Marco Squarta
E p.c. tutti i consiglieri Regionali
Gentili Autorità,
in quest’ora così grave che ci vede tutti uniti per fronteggiare la grave emergenza sanitaria che sta attanagliando l’Italia a causa della diffusione del virus Covid-19 e nel momento in cui sta partendo in tutto il paese la tanto attesa campagna vaccinale, ci sentiamo di dover segnalare una inaccettabile ingiustizia che si sta compiendo nella Regione Umbria.
Si è, infatti, individuato un criterio del tutto aprioristico, immotivato e discriminatorio che parte dai nati nel 1940, ignorando completamente o volendo ignorare la popolazione più longeva; questa invece statisticamente è più a rischio perché spesso già affetta da altre patologie e rispetto alla quale il virus potrebbe essere letale. Una corretta valutazione sia sotto il profilo etico che giuridico avrebbe imposto di partire proprio dai più anziani, per poi passare, in maniere decrescente verso la altre annualità.
La scelta del 1940 appare uno spartiacque che lascia perplessi, come sopra detto, in primis dal punto di vista etico quasi a lasciare volutamente indietro, in una situazione di contingenza, proprio i più deboli.
Nella materia peraltro non vi può essere alcuna discrezionalità amministrativa. L’Iniziativa appare comunque illegittima soprattutto dal punto di vista giuridico e controcorrente rispetto a scelte di altre regioni che si sono invece uniformate alle Direttive Nazionali.
In particolare con il documento del Ministero della Salute denominato “Piano Strategico Vaccinazione anti-Sars-Cov-2/Covid 19” emesso il 2 Gennaio 2021 e sottoscritto dallo stesso Ministero congiuntamente con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Agenas e l’Aifa.
Tale documento, infatti, riporta al Punto 2 che la vaccinazione deve essere ispirata ai valori e principi di equità, reciprocità, legittimità, protezione, promozione della salute e del benessere.
Nei punti successivi vengono indicate le categorie da vaccinare in via prioritaria nella fase iniziale.
Vale a dire:
1) Operatori sanitari e soci-sanitari
2) Residenti e personale dei Presidi Residenziali per Anziani
3) Persone di età avanzata
Per questo ultimo punto si evidenzia anche che, nelle persone di età avanzata, considerata l’elevata probabilità di sviluppare una malattia grave ed il conseguente ricorso a ricoveri in terapia intensiva o sub-intensiva, questo gruppo di persone dovrebbe rappresentare una priorità assoluta per la vaccinazione.
Ciò premesso riteniamo che il piano attuativo della Delibera Regionale n. 93 del 12 Gennaio 2021, laddove si stabilisce che “il 12 Febbraio potranno prenotarsi esclusivamente i cittadini nati nel 1940 e nel Gennaio del 1941; successivamente verrà data comunicazione ai nati nel 1939 e negli anni precedenti sul giorno a partire dal quale potranno effettuare la prenotazione”, sia da considerare lesivo dei diritti dei cittadini più deboli e contrario, pertanto, ai principi ispiratori dell’ordinamento nazionale e chiediamo di modificarlo immediatamente.
EMMA BOCO, 92
UGO COLLESI, 89
GINO FELICI, 96
CLARA COVALOVO, 88
GUGLIELMO TIECCO, 99
LILIANA ZUCCACCIA, 92
FRANCESCA BERNARDI, 86
MARIA DONATI, 88
LUCIANA FILOLAURI, 86
MARIA ELENA TATICCHI, 88
ANNABELLA DAPAS, 85
FRANCESCO BAVICCHI, 93
ANNUNZIATA VIGNAROLI, 96
MARIA VITTORIA AGUGLIA, 88
NOVELLA PACIOLA, 90
ROSSELLA SPACCINI, 90
GIOVANNA MALINCARNE, 92
LEA MALINCARNE, 90
ORAZIO SOMMA, 91
CARDINALI CHIARA IOLANDA, 90
GIOVANNI BARRO, 91
MARIAPIA ZAZZERINI, 88
ANNAMARIA GIUSTOZZI, 88
ARDUINO MONTECCHIANI, 85
IVANA POLINORI, 89
ANTONIA BERIONNI, 87
VANNA ROMUALDI, 91
ALESSANDRO CIANETTI, 86
MARIO AGOSTINELLI, 91
ADRIANA CAPORICCI, 93
REMO IACONDI, 99
GIANFRANCO COSTANTINI, 92
GIUSEPPE ALCHERIGI, 91
MARIA BARZOTTI, 89
GIANCARLO TOBIA, 89
ADREANA ARCELLI, 92
SILVANA PALMERINI, 88
EGISTO ROSATI, 93
ILARIA CECCHETTI, 87
SANTINO CAPOTOSTI, 89
PIETRO PORZI, 89
VERA PALMERINI, 88
EULALIA BELLINI, 95
MARIA CATERINA PAVANELLI, 87
MARIA MATTIACCI, 89
MARIA DEIANA, 87
ICE PALMERINI, 96
ANTONIA PETTIROSSI, 93
AUGUSTO PENCELLI, 89
ELENA VIZIETTI, 87
FRANCA CAPPELLETTI, 96
FIORALBA FRAVOLINI, 92
GIULIANA SIMONINI, 89
GIUSEPPINA MIGLIONICO, 86
LINA SARGENTINI, 94
GIANFRANCO COSTANTINI, 92
MARCELA TORCOLI, 85
GIULIANA FERRONI, 92
ALESSANDRA RAGNI, 91
MARIA GABRIELLA BADUEL, 93
DESILVA FIORITI, 96
LEDA MARIOTTI, 95
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