PERUGIA - "I Campionati Paralimpici di Scherma, in programma a Terni dal 17 al 23 settembre, sono da tempo all'attenzione dell'Amministrazione regionale che ha più volte manifestato agli organizzatori, in un clima sereno e collaborativo, la propria disponibilità ad assicurare il proprio patrocinio e un sostegno adeguato per un evento che rappresenta un'eccellenza del panorama sportivo nazionale". Il vicepresidente della Regione Umbria con delega allo sport, Fabio Paparelli, e l'assessore regionale alle politiche sociali, Luca Barberini, replicano così alle affermazioni del consigliere regionale Emanuele Fiorini, pubblicate oggi da alcuni organi di stampa. "In particolare, per quanto attiene l'assessorato allo sport – sostengono Paparelli e Barberini -, si ricorda al consigliere Fiorini, che le attività previste a sostegno delle principali manifestazioni sportive sono disciplinate da apposita convenzione tra Regione, Coni e Comitato Paralimpico, e che, attraverso le risorse messe a disposizione dalla stessa Regione, gli enti preposti assicureranno risorse adeguate alla manifestazione. Anche sul fronte del Sociale, la Regione ha sempre valorizzato iniziative ed esperienze tese a promuovere e a rafforzare l'inclusione delle persone con disabilità. Si ribadisce, inoltre – sottolineano Paparelli e Barberini -, che la Regione nel suo complesso è vicina al mondo dello sport paralimpico e che, in particolare, la convezione tra Regione e Comitato Paralimpico umbro, punta ad assegnare risorse annuali al settore; tale fatto è stato più volte apprezzato anche dagli stessi organi nazionali. Pertanto, gli interventi del Consigliere Fiorini appaiono quanto meno fuori luogo rispetto al ruolo che egli stesso ricopre, per la non conoscenza delle normative regionali e degli strumenti a disposizione. Auspichiamo, infine – concludono Paparelli e Barberini -, che la stessa attenzione e lo stesso sostegno sarà assicurato anche dall'Amministrazione comunale di Terni, sostenuta dal consigliere Fiorini, che al netto dei facili slogan è ora chiamata alla prova dei fatti".

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