di Nicola Bossi

PERUGIA - "Ho chiesto tutti gli atti relativi che collegano l'azienda Asl 3 di Foligno alla inchiesta aperta dalla Magistratura. Atti che in tutti questi mesi non abbiamo potuto esaminare e che sono invece fondamentali per realizzare una relazione sulla base della quale la Giunta dovrà prendere una decisione": è tranquillo, seppur molto deciso, l'assessore alla sanità Franco Tomassoni che pur ripetendo che ci troviamo di "fronte a delle persone e quindi bisogna essere garantisti", vuole chiudere la partita della permanenza o meno dell'indagata Gigliola Rosignoli alla guida della direzione generale dell'azienda Asl 3 di Foligno. 

"Abbiamo fatto delle richieste specifiche - ha spiegato Tomassoni - alla diretta interessata ( Rosignoli) per acquisire nel più beve tempo possibile tutti gli atti e siamo convinti che per lunedì prossimo, nel corso della nuova riunione di Giunta, di prendere la migliore decisione per tutelare la sanità regionale che è un bene di tutti gli umbri. Mi rendo conto che per gli esterni le soluzioni sono facili e immediate, ma noi ci troviamo ad agire su una situazione per il qualche necessità un quadro chiaro e nei confronti di una professionista che ha un contratto con noi, con delle regole precise, che dobbiamo approfondire".

L'assessore Tomassoni ovviamente non si sbilancia sulla decisione ma ammette che "dovrà essere di tutela ed operativa" e spera che servirà anche per agevolare l'iter della giustizia al fine di ottenere delle certezze sui fatti contestati. I magistrati indagano su posti di lavoro e commesse affidate ad amici su base politica e non sul merito e concorsi regolari. 

 

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