PERUGIA – “Conoscere le iniziative della Regione per incoraggiare e favorire le manifestazioni di assenso alla donazione degli organi e tessuti, in particolare per le dichiarazioni rilasciate presso gli uffici anagrafe dei Comuni”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Carla Casciari, annunciando la presentazione di una interrogazione in merito.

Per Casciari “la donazione degli organi rappresenta il presupposto, in taluni casi anche il limite, per offrire a tantissime persone affette da insufficienza d'organo un trattamento salva-vita insostituibile. Purtroppo la carenza di organi è un fattore limitante il trapianto. Di recente l'assessore regionale alla Salute ha annunciato l’attivazione di una convenzione con Marche e Toscana per il trasporto aereo di organi, pazienti e staff medico – sanitario per le attività di prelievo e trapianto di organi, che consente l'atterraggio negli spazi aeroportuali umbri a garanzia di tempestività, qualità e sicurezza degli interventi”.

Nell’atto si ricorda che “la Regione Umbria, nel 2010 ha approvato il progetto ‘La donazione degli organi come tratto identitario’, e nel 2012 come Regione pilota ha sostenuto un piano di comunicazione intitolato ‘Una scelta in Comune’ allo scopo di divulgare tra cittadini ed operatori le novità relative alla possibilità di manifestare la propria volontà circa la donazione di organi al momento del rilascio o rinnovo della Carta d'identità. Queste iniziative hanno inizialmente fatto registrare trend molto positivi. Nel 2012 l'Umbria risultava tra le regioni più virtuose del nostro Paese con il 90,94 per cento di consensi dati sulle dichiarazioni registrate, rispetto alla media nazionale che si attestava sull'89,05 per cento. Le opposizioni al consenso registravano solo un 5,8 per cento. Dopo una prima fase positiva, oggi le dichiarazioni di volontà rilasciate in Umbria fanno registrare un trend negativo. Secondo gli ultimi dati, relativi a maggio 2017, le dichiarazioni a favore alla donazione degli organi raccolte al momento del rinnovo o rilascio della carta d'identità sono il 78,8 per cento, mentre le opposizioni salgono al 21,3 per cento, con una notevole disomogeneità fra i Comuni”. 

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