Va bene lo sviluppo, meglio se sostenibile, vanno benino le promesse di occupazione, ma l’idea di costruire un centro commerciale in uno dei luoghi più incantevoli e suggestivi al mondo, ci appare follia pura: vent’anni di politiche fallimentari basate sulla proliferazione di centri commerciali, devastazione del territorio da parte di cavatori e cementieri, legati a doppio filo, come da anni denunciamo, con le aree del commercio di massa non hanno insegnato nulla agli amministratori umbri. In sostanza non ci si “limita” se così si può dire a deturpare il pian grande, ma si insiste nel proporre come soluzione della crisi le stesse ricette che l’hanno provocata.

La Regione Umbria la smetta di comportarsi da vassallo e pensi ad intervenire duramente nei confronti di un governo nazionale che, dopo aver sottratto alle comunità e alle amministrazioni locali la propria autonomia negli interventi di ricostruzione post sisma, nulla sta facendo per uscire da una situazione di stallo e immobilismo, come ha denunciato lo stesso commissario Vasco Errani, invece di lanciarsi in progetti dannosi e stravaganti per la vocazione turistica e ambientale del territorio.

Avanti di questo passo dovremo aspettarci la realizzazione di un Casinò nell’Eremo delle Carceri o di un acqua park nella Fontana Maggiore?

Oscar Monaco, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Perugia

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