ROMA - La ricostruzione dei territori terremotati richiede l'intesa tra Stato e Regioni: lo ha sancito la Corte costituzionale con una sentenza depositata oggi, la quale però "salva" i provvedimenti emergenziali già approvati.

La ricostruzione dei territori colpiti da terremoto - ha stabilito la Consulta con la sentenza n. 246 - rientra nelle materie della "protezione civile" e del "governo del territorio", che appartengono alla competenza legislativa concorrente dello Stato e delle Regioni. Perciò lo Stato, "nel regolare tale ricostruzione, non può prescindere dalla preventiva intesa con i Presidenti delle Regioni interessate ed è costituzionalmente illegittima la norma che invece dell'intesa richiede un semplice parere".

Con la stessa sentenza, "in considerazione dell'esigenza di continuità dell'azione del commissario straordinario, la Corte - scrive l'ufficio stampa della Consulta - ha fatto salvi gli effetti utili dell'azione amministrativa già posta in essere per la situazione emergenziale".

 

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