(AVInews) – Perugia, 27 mag. – ‘Nuove strategie per la ricostruzione nel cratere: muratura confinata e centri storici’. Di questo si parlerà nel convegno organizzato per geometri e ingegneri mercoledì 29 marzo dalle 15 nell’aula A del Polo di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia. A organizzare l’incontro, insieme al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (Dica) dell’Ateneo perugino, Fornaci Briziarelli Marsciano (Fbm), Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Perugia e Ordine degli ingegneri della provincia di Perugia per i cui iscritti la partecipazione rilascia quattro crediti formativi professionali per entrambe le categorie di professionisti. “I Collegi dei geometri di Perugia e Terni – ha commentato Enzo Tonzani, presidente del Collegio perugino – hanno contribuito economicamente, con gli ingegneri di Perugia e altri soggetti, al progetto di ricerca ‘Casa sicura: tecniche antisismiche innovative nella tradizione delle costruzioni’ perché considerano la muratura, anche quella confinata, come patrimonio lavorativo della categoria”. Durante l’incontro, introdotto dal professor Giuseppe Losco, direttore della Scuola di architettura e design dell’Università di Camerino, e dall’ingegnere Francesca Pazzaglia dell’Ufficio speciale ricostruzione della Regione Umbria, si discuterà infatti di muratura confinata come tecnica costruttiva in zona sismica e in particolare del progetto ‘Casa sicura’ condotto dal Dica per studiare il comportamento, verificare l’efficienza e promuovere l’utilizzo della muratura confinata per le costruzioni in zona sismica. Dopo la relazione dell’ingegnere Gianluca Fagotti dell’Ufficio speciale ricostruzione della Regione Umbria, a entrare nel merito del progetto saranno i professori Massimiliano Gioffrè, Marco Mezzi, e Nicola Cavalagli, docenti del Dica, insieme agli ingegneri Francesca Minciarelli e Elena Giontella. A illustrare casi di progettazione di edilizia residenziale e del monastero benedettino a Norcia saranno invece gli ingegneri Fabrizio Biondini dello studio Biondini&Corradi e Michele Pelliccia di Oikos progetti. Le conclusioni sono affidate all’architetto Alfiero Moretti, coordinatore dell’Ufficio speciale ricostruzione della Regione Umbria.

 

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