PERUGIA - Proseguono  gli incontri di Cgil, Cisl e Uil con le candidate e i candidati alla presidenza della Regione Umbria. Oggi, 14 ottobre, è stata la volta di Claudio Ricci, nella mattinata, e di Rossano Rubicondi, nel pomeriggio. 

Il nodo delle risorse necessarie a mettere in campo progetti in grado di creare lavoro è stato al centro della discussione con il candidato Claudio Ricci. I sindacati hanno sottolineato la situazione emergenziale determinata dalla perdita di migliaia di posti di lavoro negli ultimi anni (15mila in 10 anni secondo Bankitalia) e dal decadimento della qualità del lavoro determinato dal dumping contrattuale e dalle gravi distorsioni nel sistema di appalti e subappalti. “Abbiamo apprezzato lo sforzo di Ricci di stare al merito delle questioni umbre, in una campagna elettorale che finora è stata invece molto poco legata alle necessità del territorio - commentano Cgil, Cisl e Uil -. A lui come agli altri candidati abbiamo ribadito la necessità di un cambio di passo per l’Umbria, di un progetto di sviluppo nuovo che abbia al centro la dignità e la qualità del lavoro, perché le risorse, come ha confermato lo stesso Ricci, ci sono, si tratta di utilizzarle bene e nella giusta direzione, quella del lavoro appunto”. 

Nel pomeriggio, invece, l’incontro con il candidato del Partito Comunista, Rossano Rubicondi. Anche qui, al centro del confronto il lavoro e il suo progressivo indebolimento negli ultimi anni. “Indubbiamente abbiamo trovato elementi di sintonia sulla necessità di un progetto che rimetta al centro il lavoro di qualità e quindi che vada ad intervenire con decisione nel sistema degli appalti, combattendo fenomeni come il massimo ribasso e il dumping contrattuale. Oggetto della discussione anche la critica portata da Rubicondi ad una legge elettorale fortemente ingiusta, che andrà sicuramente rivista nella prossima legislatura”.  

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