PERUGIA - La molto generosa proposta di Luigi Di Maio per l’Umbria è una di quelle che non si possono rifiutare. Soprattutto il PD non la può rifiutare. Non ci sono interessi di partito, di parte o di carriere personali che possano frapporsi alla volontà di dare un futuro, una prospettiva di sviluppo, un nuovo orizzonte alla regione Umbria. Portare al naufragio una tale prospettiva politica sarebbe una responsabilità troppo grande per tutti.

Avevamo già detto che le pregiudiziale del Movimento 5S, che si andavano delineando nei giorni scorsi, dovevano essere accolte dal PD. Anche al prezzo di candidare alla Presidenza un esponente dei 5S. Ora la soluzione, con la proposta di Di Maio, è molto più lineare. Assolutamente ineludibile, per il pd e per tutte le formazioni civiche di centrosinistra.

Non chiedono il presidente e non rivendicano posti in giunta. Chiedono però anche agli altri lo stesso disinteresse, rinunciando al proprio candidato ed ai posti in giunta. E chiedono innovazione anche nelle liste: totale rinnovamento, senza candidati “che hanno avuto a che fare con il passato e gli impresentabili”.

Propongono un presidente civico condiviso con seri programmi innovativi, concreti e completa dedizione agli interessi della regione.

Sono proposte e richieste che, a ben guardare, trovano largo consenso nel popolo del PD e del csx. E quindi per noi, del tutto condivisibili e da accogliere, per non far diventare l’Umbria il laboratorio dell’odio, il modello dell’intolleranza.

Con coraggio il PD dell’Umbria accolga tutte le richieste, resetti le liste che stava malamente costruendo senza condivisione, con le consuete modalità e sulla base del vecchio criterio di spartizione (come se non fosse successo niente).

Si metta al tavolo, senza egoismi,  con i 5S e tutte le forze civiche  e contribuisca al progetto per  dare  un prospero  futuro all’Umbria.

Nicola Preiti

Coordinatore Comitato Civico Azione Civile “Sapere Perugia”

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