Rassegna presepi: con la tecnologia rispettata la tradizione a Ponte S.Giovanni
PERUGIA - Alla vigilia dell’Epifania, nella parrocchia di Ponte San Giovanni è stata celebrata l’ormai tradizionale “Rassegna Presepi” giunta quest’anno alla 28^ edizione. Il “confinamento”? Superato con la tecnologia ed una videochiamata che ha coinvolto addirittura una sessantina di famiglie.
La storia della rassegna parte da lontano, addirittura dagli anni ‘70/’80, con don Marino e don Annibale insieme ai giovani di allora e con alcuni insegnanti nonché il preside Puleo, i quali giravano nelle case dei gruppi familiari che ne facevano richiesta a vedere e valutare i presepi.
Poi 28 anni fa l’idea venne “istituzionalizzata” dall’allora gruppo giovanile parrocchiale, che muovendosi con una macchina fotografica reflex, immortalava i presepi per poi rivederli e proiettarli, alla presenza di tutti, nel salone parrocchiale e premiando tutti i partecipanti, con un piccolo ricordo (uguale per tutti). Nel corso degli anni la tecnologia si è evoluta e digitalizzata, ma la festa finale è rimasta sempre una bella occasione per stare insieme in un misto di fede e tradizione.
Quest’anno, pure in una situazione molto difficile, i ponteggiani non hanno voluto interrompere questa tradizione. Per fortuna la tecnologia è arrivata in soccorso e oltre 30 famiglie hanno inviato le immagini ed i filmati dei presepi realizzati in casa e grazie ad una grande “Riunione” sulla piattaforma Zoom, si è riusciti in qualche modo a fare festa, visionando tutti i presepi con tanto di racconti e aneddoti. Senza farsi mancare neppure una poesia dialettale sul tema di Nuvoletta e naturalmente una bella tombolata!
Una serata che ha riempito i cuori delle oltre sessanta famiglie partecipanti all’incontro online, mettendo in evidenza la voglia di stare insieme e di condividere la festa. Persone che da tanto tempo sono costrette a casa hanno potuto ritrovare due ore di serenità e compagnia rivedendo tanti parrocchiani, grazie alla “magia del presepio” e all’aiuto della Provvidenza.
La forza di questa edizione è stata la partecipazione di tutte le varie generazioni, gli organizzatori più “maturi” (Paolo, Valentina, Antonio, Ferdinando ed altri) sono stati coadiuvati dai “giovani”(Alessio, Sara, Lucia e compagnia) e soprattutto dal giovane vice parroco, don Alfonso, che ha manifestato grandissimo entusiasmo. “Questo conforta tutti tanto che ci siamo salutati - hanno spiegato gli organizzatori - con la speranza e la convinzione che il prossimo anno ci rivedremo nel salone, dove vogliamo stavolta realmente abbracciarci e festeggiare di fronte al presepe parrocchiale!”
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