DE LUCA, LA TESEI E L'INCENERITORE - La presidente Tesei che ci invita a studiare prima di parlare di inceneritore, vorrebbe forse insegnarci ad applicare il modello di gestione finanziaria del Comune di Montefalco al ciclo dei rifiuti? Sembrerebbe davvero di sì a giudicare dal piano finanziario a dir poco imbarazzante su cui si basa l’intero piano. Un inceneritore i cui costi sono stati quantificati sulla base di un documento di ben 15 anni fa e che in realtà sono quasi il doppio. Da 130 ad oltre 200 milioni di euro, debiti che affosserebbero tutti i bilanci comunali della regione per almeno 30 anni. Forse sarebbe il caso di ricordarle che mentre Stefania Proietti veniva designata a rappresentare il nostro paese all'interno dell'IPCC - Intergovernmental Panel on Climate Change, e partecipava come relatore scientifico alle varie Conferenze sul clima, lei, da sindaca del Comune di Montefalco, raggiungeva l'incredibile traguardo del 35% di raccolta differenziata. Chi dovrebbe studiare di più, ci dicono i fatti, è lei e la sua giunta che tra le altre hanno spinto per oltre 5 anni sulla soluzione di un project financing per l’ospedale di Terni che i suoi stessi tecnici hanno sonoramente bocciato. Da che pulpito.
Thomas De Luca - Coordinatore regionale Movimento 5 Stelle

FEDERICO MALIZIA PRESIDENTE PERUGIA DI CONFINDUSTRIA - Federico Malizia, Ceo di Ciam, azienda che produce vetrine refrigerate e arredamento per i locali food di tutto il mondo, è stato confermato alla Presidenza della Sezione Territoriale Perugia di Confindustria Umbria per il biennio 2024-2026. Lo ha deciso l’Assemblea dei soci della Sezione, che si è riunita nella sede di Confindustria Umbria a Perugia e in videoconferenza per il rinnovo delle cariche associative. Insieme al Presidente è stato confermato alla Vicepresidenza Manuel Boccolini (Manini Prefabbricati) ed è stato rinnovato il Consiglio Direttivo. “In questi due anni di attività – ha sottolineato Federico Malizia – abbiamo portato avanti un percorso che ci ha permesso di conoscere in maniera più approfondita il nostro tessuto imprenditoriale, attraverso numerose visite aziendali che ne hanno messo in evidenza l’elevata qualità e il considerevole patrimonio di competenze. Il nostro territorio si caratterizza per la presenza di imprese attive in tutti i principali comparti produttivi, continueremo ad ascoltarne le istanze e a lavorare per favorire occasioni di confronto. Insieme alle altre Sezioni territoriali e di categoria e in linea con la strada tracciata dalla presidenza di Confindustria Umbria, abbiamo realizzato iniziative congiunte per approfondire tematiche di comune interesse quali la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la formazione dei giovani, lo sviluppo sostenibile e la gestione energetica, consapevoli del valore della collaborazione per la crescita”.

REGIONE UMBRIA SERVIZIO PSICOLOGICO - La Terza commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Elena Proietti Trotti, ha dato l’ok all’unanimità alla proposta di legge su “Istituzione del Servizio di psicologia di cure primarie”, frutto del lavoro di sintesi su tre differenti proposte di legge relative all’istituzione del servizio di psicologia di base e dello psicologo di cure primarie depositate rispettivamente da Thomas De Luca (M5S); Eleonora Pace e Marco Squarta (FdI); 
Tommaso Bori (Pd). L’approvazione definitiva dell’atto avverrà nella prossima seduta dopo le ultime verifiche sulla norma finanziaria da parte degli uffici.L’iter di approvazione definisce l’attuazione di questa legge “in via sperimentale”, in attesa che il governo nazionale vari il provvedimento di legge statale sullo stesso tema indicato dai consiglieri regionali umbri. 
Questo condiziona la definizione della norma finanziaria del provvedimento: le prestazioni in oggetto rientrano infatti nella missione 13 (tutela della salute e garanzia dei Lea), e sono garantite con le risorse che già si assegnano alle aziende sanitarie, ma non viene ancora definito un tetto massimo di spesa, proprio in attesa degli sviluppi della normativa nazionale, 
che consentiranno di quantificare gli oneri con esattezza ed eventualmente di adeguare la norma finanziaria.

PENSA PERUGIA DENTRO E FUORI LE CARCERI - In Umbria esistono quattro istituti penitenziari, dotati di una capienza regolamentare massima pari a 1339 detenuti, eppure ad oggi le persone ristrette nelle carceri umbre sono 1605. Il sovraffollamento e la generale carenza di personale sono solo alcune delle problematiche che gravitano attorno al sistema penitenziario odierno. A partire da questi dati e dal cortometraggio “Fiaccalcollo”, realizzato e diretto da Filippo Coccia, è stata aperto un partecipato momento di discussione e di riflessione collettiva, promosso dal gruppo consiliare Pensa Perugia, al fine di analizzare e comprendere cosa accade dentro, fuori e oltre il carcere. 
Il dibattito, coordinato da Alessia Raspa, responsabile Azione under 30 Umbria, è stato animato dalle riflessioni e dalle testimonianze di vita e di servizio di: 
* Giuseppe Caforio, garante regionale dei detenuti umbro, che ha recentemente presentato un esposto alla Procura di Perugia denunciando l’insostenibilità delle attuali condizioni delle strutture sanitarie nel carcere di Capanne; 
* Carla Possanzini, ex insegnante della sezione femminile del carcere perugino;
* Daniele Guerra, cuoco, educatore e docente di laboratori di cucina rivolti ai detenuti,
* Alfonso Dragone, responsabile Area Progetti della Caritas diocesana di Perugia;
Ringraziando della numerosa e partecipata presenza della popolazione all’incontro, è doveroso sottolineare la necessità, oggi più che mai, di contemperare concretamente le esigenze di legalità con quelle di inclusione e ascolto delle persone detenute affinché i percorsi rieducativi, previsti nel corso del periodo di detenzione, possano risultare realmente utili in un’ottica di reinserimento e di risocializzazione, nel tentativo di ricucire la frattura tra reo e società.

BASTIA PD AUTONOMIA DIOFFERENZIATA - Avvio della Fase 2 contro l’autonomia differenziata, ulteriori delucidazioni. 
“Spacca-Italia”, “Legge-Arlecchino”, “Secessione dei ricchi”: sono solo alcuni modi con cui le opposizioni hanno rinominato la Legge Calderoli sull’autonomia differenziata e per la quale sono state raccolte oltre un milione di firme, in appena due mesi, che verranno consegnate in Cassazione oggi 26 settembre, a favore di un referendum abrogativo di questa. Grazie a questo primo piccolo grande passo, si è aperta quella che il sindacato CGIL chiama “Fase 2” della mobilitazione, per rendere sempre più chiara la portata dei rischi economici e sociali che tale legge può portare al nostro Paese e spingere le persone ad andare al voto. Si muove proprio su questa linea l’incontro promosso da CGIL il 25 settembre presso la Sala del Consiglio Provinciale di Perugia, a cui il PD di Bastia Umbra ha partecipato e in cui sono intervenute figure competenti provenienti dalla società civile e dal mondo politico come l’attuale Presidente della Provincia e candidata della Coalizione Progressista alle elezioni regionali, Stefania Proietti.

PAGGIO CGIL LEGGE SULL'ABORTO - "In occasione del 28 settembre, Giornata internazionale per l’aborto libero e sicuro, chiediamo la piena esigibilità di questo diritto conquistato dalle lotte delle donne e oggi fortemente messo in discussione sia da scelte politiche che dalle criticità in cui versa il Ssn”. Inizia così la lettera che Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil dell’Umbria, ha indirizzato alla presidente della Regione, Dontella Tesei, e, per conoscenza, all’assessore alla Sanità, Luca Coletto. nella missiva, la segretaria del primo sindacato umbro sottolinea la situazione critica in cui versano i consultori familiari, che "risultano in numero nettamente inferiore rispetto a quanto stabilito dalla normativa (uno ogni 20mila abitanti) e fanno i conti con la generalizzata carenza di personale”. Altra grave criticità, per Paggio è la carenza di presidi ospedalieri in cui si effettuano le IVG, "troppo pochi - spiega la segretaria Cgil - per garantire un’adeguata copertura nei territori e il pieno rispetto del diritto a una scelta libera e consapevole”. A questo si aggiunge "la forte presenza di personale obiettore, sia negli ospedali che nei consultori", che rende il percorso sempre più ad ostacoli, lasciando trapelare “una cultura punitiva e ostativa nei confronti delle donne e del loro corpo". A fronte di questa situazione, la Cgil chiede di garantire: l’accesso a un aborto libero e sicuro attraverso strutture e personale non obiettore in numero adeguato alle esigenze delle donne; il ricorso alle pratiche di IVG più sicure e meno invasive per il corpo delle donne; il rispetto del target minimo di un consultorio pubblico ogni 20 mila abitanti; assunzioni del personale necessario per garantire i servizi di prossimità e la multidisciplinarietà; il divieto per le associazioni antiabortiste di entrare nelle strutture pubbliche dove si effettua la prima visita e l’accesso all’IVG, per garantire la libera scelta delle donne. 

MOVIMENTO 5S POCOCACIO REGISTRO TUMORI - Il Registro Tumori è uno strumento prezioso per monitorare l'incidenza delle patologie oncologiche, ma ancora oggi di fronte ad alcuni dati parziali e alterati dalla limitazione degli screening nel periodo Covid si cerca goffamente di affermare che morti e tumori sono in calo quando in realtà i dati sono ancora allarmanti soprattutto per quanto riguarda le patologie legate all'inquinamento. Forse si pensa che questa narrazione sia utile per tranquillizzare i cittadini di fronte alle politiche di devastazione ambientale portate avanti dalla destra, distruttive e antistoriche come un Piano Rifiuti che prevede la costruzione di un nuovo inceneritore in Umbria. Soprattutto balza agli occhi l'allarmante primato del territorio ternano dove la mortalità femminile è superiore anche del 17% rispetto ad altre aree della regione e di aree come l'Alto chiascio e Alto Tevere con situazioni oramai conosciute e cronicizzate relativamente all'apparato gastrico, per le quali andavano attuati interventi e soluzioni richieste oramai da molti anni anche con mozioni approvate in consiglio regionale ma mai realmente attuate. A Terni il problema delle polveri sottili, dei metalli pesanti, dei siti di interesse nazionale è ancora oggi più che mai all'ordine del giorno mentre la destra fa finta di non vedere. I dati del nichel pubblicati da Arpa evidenziano come per ben quattro mesi su cinque (da gennaio a maggio) nel 2024 si siano superati i valori obiettivo stabiliti dalla legge, ma oramai nessuno ci fa più caso.

MASCIA E ARCA CONTRO L'INCENERITORE - Si è svolta udienza dinnanzi al TAR Umbria relativa alla contestazione dei provvedimenti con cui la Regione Umbria intende realizzare un impianto di smaltimento dei rifiuti finalizzato alla realizzazione di energia (inceneritore e/o termovalorizzatore). L'Avv. Impellizzeri - difensore di Europa Verde-Verdi - commenta così l'esito dell'udienza: Il collegio ha ritenuto di concedere ai ricorrenti termini a difesa per la proposizione di motivi aggiunti, in modo da impugnare gli ulteriori atti adottati dalla Regione. Spiegano Gianfranco Mascia e Francesca Arca, rispettivamente co-portavoce Europa Verde Umbria e Terni:Continueremo a contestare con forza tutti gli atti gli atti amministrativi che verranno adottati dai soggetti coinvolti nel procedimento, poiché trattasi di decisione amministrativa contraria alla normativa europea e nazionale in materia di riciclo dei rifiuti, tanto più che vengono sviliti gli obiettivi della circular economy. Il procedimento è stato rinviato al prossimo 19 novembre 2024. Questo, a differenza di quanti sostenevano il contrario, è un grande successo realizzato insieme ai cittadini e le cittadine dei comitati contro l'inceneritore che, con il loro contributo sostanziale, hanno consentito la possibilità di questo esposto al TAR,  Concludono Mascia e Arca.

ASSICUBA UMBRIA CONTRO IL BLOCCO AMERICANO - Un’ora di blocco provoca più di 575.683 $ di danni a Cuba. Dal 1º marzo 2023 al 29 febbraio 2024, il blocco statunitense ha provocato danni e problemi materiali a Cuba con un incremento di 189,8 milioni di $ rispetto all’anno precedente. Questo significa un danno di circa 421 milioni al mese, cioè 13,8 milioni al giorno, più di 575.683 dollari di danni per ogni ora. Al prezzo corrente i danni accumulati durante più di sei decenni di questa politica toccano 164.141,1 milioni di dollari. Il Ministro Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, lo ha precisato presentando alla stampa estera e nazionale la relazione dei danni provocati nell’anno corrente, ed ha precisato che senza il blocco, si stima che il PIL di Cuba sarebbe cresciuto nel 2023 di almeno un 8 %. Nel periodo esaminato dalla relazione, le azioni degli USA sono state indirizzate a identificare e perseguire le principali fonti d’entrata dell’economia cubana, in stretta applicazione della Legge Helms-Burton, incluso riguardo la sua portata extraterritoriale. In questo senso restano invariate le misure con maggior impatto sulla popolazione e sull’economia cubana. Tra gli ultimi passi del Governo USA, il Cancelliere ha riportato la persistenza dell’ingiustificata accusa a Cuba d’essere uno Stato sponsor del terrorismo. Inoltre ha spiegato che gli annunci statunitensi del 28 maggio su alcuni cambiamenti del blocco riguardo al settore privato non hanno modificato il corpo fondamentale di questa politica. Non eliminano nè modificano le misure coercitive che danneggiano di più l’economia e i servizi pubblici.

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