BANDECCHI, IL MOVIMENTO E LA TERNANA - Possibile che anche quando parla di Ternana, il sindaco di Terni si preoccupa soltanto dei suoi affari? Il Movimento 5 Stelle esprime crescente preoccupazione per l'atteggiamento di Stefano Bandecchi che continua a mostrare un evidente conflitto di interessi tra il suo ruolo pubblico e le sue attività imprenditoriali.  Non possiamo accettare che il sindaco di Terni consideri non solo la squadra della città, ma la città stessa, come uno strumento per portare avanti i suoi affari. Non è normale che la prima preoccupazione del sindaco, parlando di Ternana, sia la sua clinica che sembra voler realizzare a tutti i costi, indipendentemente dall'evoluzione del progetto stadio. Inoltre, è assurdo che Bandecchi, proprietario dei terreni su cui dovrebbe sorgere la famosa clinica, insista nel dichiarare che se la Ternana non realizzerà lo stadio, lui procederà comunque con la costruzione della clinica a prescindere. È lecito chiedersi come intenda farlo, dato che il progetto originario prevede che le due strutture facciano parte di un unico piano. Forse Bandecchi sa già che la sua clinica verrà convenzionata dal governo locale, qualora i suoi nuovi alleati di centrodestra vincessero le elezioni? Ma soprattutto, visto che non potrà costruire la clinica sui terreni di sua proprietà per ovvi motivi di incompatibilità e conflitto di interessi, la dichiarazione di questa mattina in cui annuncia che farà comunque la clinica a prescindere dallo stadio, di fatto anticipa le sue prossime dimissioni da sindaco? Questa situazione solleva ancora una volta importanti dubbi sull'etica e la trasparenza della gestione di Stefano Bandecchi sia come sindaco che come imprenditore. Come Movimento 5 Stelle, ribadiamo che Terni e la Ternana meritano amministratori e progetti che mettano al primo posto il bene comune, senza strumentalizzazioni personali o interessi privati.

PERUGIA MARGHERITA SCOCCIA - La giunta Ferdinandi approva l’emendamento proposto dalla consigliera Margherita Scoccia sulla realizzazione di un nuovo piano regolatore generale per la città di Perugia. Il tema del piano regolatore era al primo punto del programma elettorale della candidata sindaco del centro destra. «Nella precedente consiliatura ho avuto l’onore di svolgere il ruolo di assessore all’urbanistica e ho gettato le basi per lavorare al maxi-progetto del Prg mediante il Documento strategico territoriale presentato alla città nel febbraio 2024 - dice Scoccia -. Lo sviluppo si costruisce insieme e posso dire di essere molto soddisfatta del fatto che la mia proposta di modifica al programma del sindaco sia stata tenuta in così alta considerazione. A dir la verità la ritenevo una decisione quasi dovuta in quanto il sindaco in campagna elettorale, ma anche tuttora, continua a parlare molto di sogni ma molto poco di progetti concreti e di obiettivi da realizzare». Prosegue Margherita Scoccia: «È impensabile immaginare la Perugia di domani senza un nuovo piano regolatore, lo dico da progettista. Durante i cinque anni in assessorato ho gettato le basi alla realizzazione del Prg, nonostante il pianeta fosse stato attaccato dal Covid, i dipendenti del Comune in smart working, i collegamenti da remoto e il blocco delle nuove assunzioni. E a coloro che provocatoriamente sostengono che avrei potuto farlo prima, il piano regolatore, anziché proporlo per il futuro, rispondo che con quei presupposti è stato fatto tantissimo in termini di lavoro propedeutico. Per inciso l’amministrazione ha intercettato fondi per mezzo miliardo di euro, tagli del nastro che materialmente compirà l’attuale giunta che pur potendo vivere di rendita ha invece accettato l’impegno del nuovo piano regolatore che, ci auspichiamo, si concluda entro i cinque anni. 

ANDREA VANNINI E IL SINDACO RUGGIANO - Il Sindaco Ruggiano alcune  settimane fa elogiava la giunta Tesei per aver approvato il nuovo piano sanitario regionale (in realtà non operativo perché non approvato dal consiglio regionale ma solo adottato dalla giunta!) che ridimensiona  l’ospedale di Pantalla togliendo servizi ed elimina il distretto sanitario della media valle del Tevere privandolo di autonomia decisionale, finanziaria e gestionale. Oggi senza vergogna plaude alla delibera spot non approvata nemmeno in commissione, come lui sostiene, che prevede una fumosa integrazione tra ospedale di Pantalla e azienda ospedaliera di Perugia.Fumosa e pericolosa perché rischia di togliere autonomia alla struttura di Pantalla declassandola a stabilimento, cioè a struttura muraria con servizi da definire. E allora Ruggiano fai uno sforzo di onestà intellettuale e unisciti a coloro , comitati in primis, che chiedono prima una definizione del ruolo e dei servizi di Pantalla (dea1 livello) e poi l’ integrazione con il Silvestrini per servizi ben definiti che possono essere svolti a Pantalla piuttosto che a Perugia. Integrazione e non annessione: questo serve altro che autoincensamenti fasulli. E poi come si sana la contraddizione tra la recente delibera ed il piano sanitario adottato dalla giunta tesei? È stato modificato? Il piano prevale sulla leggina in discussione e quindi il rischio è appunto di uno spot elettorale che evaporerà tra qualche mese. È tempo di scelte serie e  non di presenza in giro o peggio insulti all' intelligenza dei cittadini.   Andrea Vannini - Assemblea Nazionale Pd

ALTERNATIVA POPOLARE CANDIDA ALDO TRACCHEGIANI - Aldo Tracchegiani è stato candidato da Alternativa popolare, il partito di Stefano Bandecchi, alle elezioni regionali del 17 e 18 novembre 2024. Medico angiologo di 65 anni, sposato, ha due figli che hanno seguito le sue orme professionali. Tracchegiani lavora per la ASL Umbria 2 ed è responsabile dell’ambulatorio di angiologia della Riabilitazione e terapia intensiva della Domus Gratiae di Terni. In Alternativa popolare ricopre la carica di responsabile regionale del dipartimento Sanità. «Nella mia regione», dichiara, «voglio riportare la sanità al centro. I servizi al cittadino sono stati bistrattati, per decenni, dalla politica della sinistra, il cui fallimento fu alfine manifesto ai tempi della caduta della giunta Marini. Quel momento fu particolarmente significativo per l’intera regione, segnando la fine di decenni di mala gestio e sprechi palesi. Quando la verità venne a galla toccò al centro destra, di cui oggi Alternativa popolare fa parte sostenendo la candidata presidente Donatella Tesei, iniziare a capire i danni prodotti dalla sinistra e a provare a sistemare le cose».

MOVIMENTO 5STELLE MENSE SCOLASTICHE - Nel mese di settembre riemerge il problema delle mense scolastiche che, nello specifico, riguarda i nuclei familiari cosiddetti "morosi". Parliamo di tutte quelle famiglie che non sono riuscite a pagare le rette dei pasti a scuola. Genitori che ricevono avvisi dalla scuola nei quali si annuncia che il/la bambino/bambina non può più mangiare a scuola poiché la GEMOS non aveva accettato il rinnovo dell'iscrizione alla mensa. Quello che emerge dalle numerose e continue, ma soprattutto spiacevoli segnalazioni che arrivano al Co.SEC (Comitato Servizi Educativi) ci lascia senza parole e dimostrano la posizione complicata in cui si ritrovano le famiglie. Si ricorda che il tempo in cui il bambino mangia a scuola è comunque un tempo scolastico e rientra in quella che è la formazione dello studente. Non a caso nelle scuole esistono progetti di educazione alimentare. Ci troviamo d'accordo con il Co.SEC quando ricorda che nella Carta dei Servizi si trovano concetti essenziali e imprescindibili come l'uguaglianza e l'imparzialità nell'assicurare la parità di diritti per tutti gli utenti, trattando chi usufruisce della mensa con imparzialità e cortesia. Deve passare un messaggio chiaro: il pasto a scuola deve essere per tutti, anche per i figli e le figlie che hanno genitori morosi. L'assessora Viviana Altamura intervenendo lo scorso 13 settembre, poco dopo la riapertura delle scuole, aveva garantito con fermezza che nessun bambino sarebbe rimasto senza pasto. Le chiediamo di chiarire quanto prima la situazione con la GEMOS e ribadiamo che spiacevoli comunicazioni rispetto al funzionamento del servizio dovrebbero cessare quanto prima. Il Movimento 5 Stelle di Terni sarà sempre a disposizione delle famiglie e del Comitato Servizi Educativi affinché si possa quanto prima riparare ad una situazione che è assolutamente spiacevole e tutto fuorchè educativa.
Valentina Pococacio, Luca Simonetti (candidati M5S alle elezioni regionali) e Claudio Fiorelli (consigliere comunale M5S Terni)

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