di Luigi De Magistris

La magistratura belga ha notificato al deputato europeo del PD un mandato di arresto per fatti gravissimi, tra cui organizzazione criminale (la nostra associazione a delinquere) e corruzione. Dopo due mesi di scudo di immunità parlamentare è divenuto un cittadino come altri. Essere garantisti significa ricordare che vi è la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva. Il che non significa non comprendere la gravità di quanto sta accadendo. Si contestano nella difficile indagine corruzioni massicce di parlamentari europei che avrebbero percepito molte utilità varie per piegare la loro funzione ad interessi criminali, tra cui in primis la violazione dei diritti umani. Ed il maroccogate in cui è coinvolto Cozzolino riguarda anche la soppressione del popolo Sahrawi del sud Sahara. Vicenda che conosco bene da ex parlamentare europeo e sindaco. La magistratura farà il suo corso per le questioni penali, per noi politicamente e moralmente non serve altro, dalle carte c’è materiale a sufficienza per capire l’indegnità delle condotte di diversi parlamentari che hanno piegato la funzione legislativa e di rappresentanti del popolo per interessi inqualificabili e non pubblici. Stiamo denunciando, poi, da tempo che la sindacatura Manfredi si sta sempre di più caratterizzando per il ritorno di quella politica che è rimasta a pascolare all’asciutto per dieci anni. Ed abbiamo scoperto e reso pubblico settimane fa che zitto zitto, quatto quatto, il prof. Manfredi a metà novembre del 2022 istituiva una cabina di regia nella città metropolitana su PNRR, fondi europei e fondi pubblici ed invece di mettere tecnici ed esperti per coadiuvarlo, sceglieva ai suoi vertici un politico, un deputato europeo, guarda caso proprio Andrea Cozzolino. Lo stesso che passò alla cronaca già nel 2011 per le primarie del PD alle elezioni comunali di Napoli portando a votare i cinesi. Ci pensò poi il popolo a spazzare via la politica del puzzo del compromesso morale sancendo con nettezza la nostra vittoria per una città liberata da numerose oppressioni. Manfredi da tre mesi non risponde ad una serie di domande politiche: perché ha scelto proprio Cozzolino? Perché non ha fatto funzionare la cabina di regia se l’ha istituita? Perché non ha revocato Cozzolino quando si era compreso del suo grave coinvolgimento e che era protetto solo dall’immunità parlamentare? Perché ha continuato a tenerlo in quel posto che si occupa dei fondi pubblici di tutti noi napoletani? Perché ha aspettato l’arresto di Cozzolino dopo essersi detto garantista? Manfredi non risponderà, la parte di stampa compiacente lo protegge, l’opposizione politica quasi tutta rimane zitta e buona. La maggioranza abbassa la testa e fa finta di non vedere e non sentire. Si capisce sempre meglio perché il sistema in malafede ha aspettato che ce ne andassimo da Palazzo San Giacomo per far arrivare tanti denari e soprattutto quelli che spettavano alla città per i quali avevamo lottato, dal debito ingiusto ai tagli decisi per farci crollare. È sempre più chiaro perché il sistema ci odiava e perché a Manfredi consentono tutto. Purché non si sappia, si nascondono anche coperture istituzionali e conflitti d’interessi. Il popolo napoletano non merita questo e quindi la lotta sarà sempre più forte per la questione morale.

Fonte: facebook.com/demagistrisluigi

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