TERNI – “Qualche giorno fa, dopo l'uscita dalla Lega del consigliere Emanuele Fiorini, avevamo parlato di amministrazione in agonia dopo solo 9 mesi. A questo punto si può parlare tranquillamente di morte cerebrale”. È quanto affermano dalla Federazione provinciale del Partito Socialista di Terni.

“Di questo infatti si deve parlare – sostengono i socialisti – per l'amministrazione comunale ternana, impantanata in beghe interne e senza guida. Appare infatti evidente l'inconsistenza e la conflittualità interna fra i partiti che la sostengono, aggravata dall'inadeguatezza del sindaco Leonardo Latini, che appare ogni giorno più in difficoltà, incapace di gestire la sua stessa maggioranza, figuriamoci se può essere il soggetto preposto a risolvere i problemi della città”.

“A Terni ci sono molte cose da fare, questioni prioritarie da affrontare con urgenza, quali la questione ambientale, quella del lavoro, legata alle sorti del polo siderurgico e di quello chimico, della sanità e della sicurezza”. “Fino ad oggi, purtroppo, a parte i fittizi tagli di nastro dell'assessore Enrico Melasecche, nulla si è fatto per affrontare questi problemi”.

“Fabrizio Dominici – aggiungono i socialisti ternani – era personaggio scomodo, troppo autorevole per alcuni, troppo autonomo rispetto alle imposizioni dell'apparato leghista. E allora ecco il benservito”.

“Non ci resta che rivolgere ai ternani un doloroso grido d'allarme: recuperiamo il senno e diamoci da fare per affidare la nostra città a persone capaci, competenti e che abbiano davvero a cuore le sorti di Terni”, conclude il Psi provinciale.

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