PERUGIA - Chiudono meno aziende, ma scendono anche le nuove aperture: il sistema imprenditoriale della provincia di Perugia apre il 2018 con un tasso di crescita negativo pari a -0,58%, un dato peggiore di oltre il doppio rispetto a una media Italia (-0,25%). E' quanto emerge dall'Indagine Movimprese relativa al I trimestre del 2018, presentata dalla Camera di commercio di Perugia. Per tasso di crescita imprenditoriale la provincia si colloca al 77/o posto.

Nel trimestre sono state create 1.105 nuove imprese, il 10% in meno in un anno. Positivo l'andamento delle cessazioni, che scendono del 4,7%, ma raggiungono comunque quota 1.529, un numero che supera le aperture di ben 424 unità. Tra i grandi settori economici solo l'Agricoltura vede aumentare il numero di imprese (+ 1%). "Anche se tradizionalmente il primo trimestre registra una impasse, ci preoccupa la contrazione delle nuove aperture, superiore alle attese", ha commentato Giorgio Mencaroni, presidente dell'ente camerale.

"Senza imprese - ha osservato, secondo quanto riferisce una nota della Camera di commercio - non si riparte, con il rischio di perdere il traino di una ripresa che a livello locale è ancora incerta".

Dai dati emerge che si confermano in calo le Costruzioni (-1,6%), le Attività manifatturiere (-1,1%) e il Commercio (-1,4%). Artigianato Ancora in forte difficoltà a livello nazionale e locale.

Per tipologia d'azienda, la Ditta individuale resta di gran lunga la più diffusa, ma a crescere a buon ritmo - confermando il sorpasso sulle Società di persone - sono le Società di capitale, arrivate a quota 16.950 (+2,6%), il 23,3% del totale.

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