ROMA – "Se entro fine febbraio il governo non dovesse varare un decreto ad hoc prevedendo le risorse necessarie per erogare i servizi ai cittadini, le Province faranno degli esposti cautelativi a tutte le procure della Repubblica”. La dichiarazione è del presidente dell’Upi nazionale Achille Variati fatta stamattina in occasione dell’assemblea nazionale dei presidenti delle Province.

“Siamo pronti – ha avvertito Variati - anche a piantare una tenda di fronte a una sede istituzionale e da lì non ci muoveremo fino a quando non avremo una risposta".

Variati ha ricordato anche che “agli enti mancano i 650 milioni per l'azzeramento del taglio nell'ambito del cosiddetto 'fondone', per il quale abbiamo chiesto espressamente un dpcm, e altri 600-650 milioni aggiuntivi, da erogare con un decreto, come cash. Da ora in poi - ha aggiunto - ci comporteremo da combattenti".

Le Province – ha puntualizzato - non mettono sul banco degli imputati la legge Delrio che ha consegnato i livelli istituzionali dei nostri enti nelle mani dei sindaci. Al contrario ce la prendiamo con le finanziarie 2015 e 2016 che hanno tagliato le risorse per la manutenzione delle strade, per gli interventi sulle scuole e per agire contro i dissesti idrogeologici. Da parte della politica - ha poi stigmatizzato - c'è stata una sottovalutazione delle conseguenze per i tagli.

Decisione presa peraltro sull'onda del populismo, che ha praticamente azzerato i servizi ai cittadini. La forza di un politico - ha osservato - è saper rappresentare il popolo senza essere populista. Ora faremo i combattenti per i cittadini, anche per quegli automobilisti che pagano le tasse, perché quei soldi debbono rimanere sui territori. In questo frangente non guarderemo in faccia ai rispettivi partiti di appartenenza”. 

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