TERNI - "Da qui non mi muovo fino a che non mi daranno spiegazioni": prosegue al cimitero di Terni la protesta di Lena Dodaj, in sciopero della fame  chiedere chiarezza sulla morte del figlio Maringleno, l'operaio di origine albanese rimasto vittima di una incidente sul lavoro, a soli 25 anni, dopo essere precipitato dal tetto di una ditta di Narni Scalo nell'ottobre 2011.

La donna sta trascorrendo la giornata accanto alla cappella in cui è sepolto il figlio. "Ieri sera i vigili urbani mi hanno mandato via" spiega Lena, che era intenzionata a passarvi anche la notte. "Ho dormito in auto - ha aggiunto - insieme a mio marito fuori dai cancelli del cimitero".

La madre del giovane minaccia di incatenarsi dentro la cappella e di estrarre la bara del figlio. "Se non mi faranno vedere il luogo in cui è avvenuto l'incidente - spiega - e non verranno chiarite le cartelle cliniche dopo il ricovero all'ospedale di Terni".
 

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