PERUGIA - “Chi ha vinto ha un valore relativo, il valore più importante è quello della partecipazione. È aver ritrovato, anche al di sopra delle aspettative, il popolo delle democratiche e dei democratici. Quasi 20mila umbri hanno scelto i gazebo, 1500 volontari li hanno tenuti aperti per più di 12 ore in una giornata natalizia e col clima inclemente in molte città dell'Umbria, quale altro partito riuscirebbe in questo?”.

Apre così la sua prima conferenza stampa da segretario regionale dei dem Gianpiero Bocci, che ha definito “straordinario” il dato sulla partecipazione ai seggi: “il miglior regalo di Natale”, anche a livello nazionale, per il Partito Democratico, che dall'Umbria ingrana la sua ripartenza. “Questo risultato lo si deve alla storia di questa regione, dove la partecipazione ha sempre rappresentato una risorsa, una ricchezza, e ai candidati che hanno onorato con serietà e con passione questo appuntamento, vivendolo non come una competizione o una gara, ma con la consapevolezza di portare un contributo alla causa del Partito Democratico”.

Ora tutti al lavoro, per un Pd coeso, inclusivo, rinnovato, che sappia mettere in campo una nuova generazione e con in testa un progetto che dia risposte a chi è in difficoltà. 

“Ora a me interessa ricostruire la coscienza democratica – ha detto Bocci – una coscienza che va oltre la militanza nel Pd, oltre l’interesse di un singolo partito, per battere l'odio, l'arroganza e le paure che quotidianamente chi è al governo semina nel Paese. Abbiamo una grande responsabilità, perché se le persone ci perdonano gli errori che abbiamo commesso - e per i quali con onestà e intelligenza dobbiamo chiedere scusa - e tornano a consegnarci un appello, preoccupati anche di quanto succede a livello nazionale, non ci è più consentito commettere errori”. E per farlo serve “riscoprire un principio di inclusività che coinvolga energie nuove, nuova passione e voglia di dare una mano a costruire una società migliore”; quindi un partito “dove tutti sono protagonisti, tutti sono utili; una casa dove non ci sono più uscite ma persone che entrano e chiedono di far parte di questa bella comunità”.

E poi serve un “partito che accelera nel ricambio della classe dirigente, nel Pd e nelle istituzioni, a cominciare da maggio quando 62 su 92 comuni dell’Umbria andranno al voto per il rinnovo delle amministrazioni locali”. Altro appuntamento determinante sarà quello con le europee: “La Lega e Salvini vogliono rompere l’Europa e destabilizzarla, il nostro obiettivo è, invece, quello di ribadire che l'Europa non solo è stato il nostro orizzonte ma rappresenta il sogno delle nuove generazioni per i prossimi anni e vogliamo scommette sul ruolo dell'Italia in Europa. Qui – secondo Bocci - si giocano la credibilità e la forza del Pd e l'Umbria dovrà dare il suo importante contributo”.

Tra gli impegni c'è anche quello di fare del Pd “un partito a guida collegiale”, non autosufficiente, impegnato a ricostruire un campo riformista e progressista aperto alla società civile. “Sono convinto, e per questo ringrazio Verini per le sue prime dichiarazioni responsabili, generose e oneste, che dovremo saper dimostrare che non ci sono più ragioni per dividersi, perché quando il Pd si divide il Pd perde. Ci sono tutte le condizioni e c'è un impegno che abbiamo preso con 20mila umbri”. Come ci sono tutte le condizioni per mettere in campo una nuova classe dirigente.

“Sarò un passo indietro – ha assicurato il segretario - e vorrei che un passo avanti ci fosse l’immagine di un partito bello, coeso, dove chi ha qualche anno in più ha il compito di accompagnare i più giovani. Da oggi le candidature non si scelgono per mozioni ma per quello che ognuno saprà dimostrare di saper dare, scegliendo in base alle competenze, al merito, allo studio, alla capacità di dimostrare di saper essere punto di riferimento nella vita, perchè vita e partito non sono due cose che si separano”. 

Tutto questo non può prescindere dalle idee. “Il Pd deve recuperare autorevolezza”, non solo rimettendo in sintonia alcune regole e trovando la sintesi, ma soprattutto “raffozando l'impegno sul piano progettuale, affrontando i problemi che angosciano le famiglie e le imprese dell’Umbria”. In cima alla lista delle priorità ci sono Università, scuola e lavoro. Senza scelte calate dall'alto ma recuperando il ruolo e il valore della partecipazione. “Come può il Pd recuperare i giovani? Bisogna coinvolgerli, quando si fanno riforme per l'Università, la scuola e il lavoro i giovani devono essere gli attori, non un anello della catena”. Come bisognerà coinvolgere “personalità, esperienze, conoscenze che possano portare un contributo, a cominciare dal mondo dell'Università”.

A chiusura della conferenza, una battuta sull'assessore della Lega che ha votato alle primarie: “Negli anni abbiamo perso tanti voti verso la Lega, non posso che essere contento se una volta succede il contrario”.

Tra i primi compiti del segretario, da oggi, ci sarà quello di definire segreteria e direzione e fissare l'appuntamento con la prima assemblea regionale, che non vuole essere un appuntamento burocratico, ma aperto e allargato all'Umbria del lavoro, dell'impresa, dello studio e della ricerca.

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