Ha tolto i veli presentandosi al pubblico mercoledì 8 agosto nella prestigiosa location dell’Antico Monastero di San Biagio l’omonimo festival di San Biagio, kermesse di musica classica arrivata alla sua 12° edizione, che quest’anno sarà dislocato tra il comune di Nocera Umbra e quello di Gualdo Tadino. La manifestazione promossa ed ideata dall’Associazione Culturale Festival di San Biagio, vede la collaborazione ed il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino e del Comune di Nocera Umbra il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia, il patrocinio di: Comune di Foligno, Comune di Perugia, Provincia e Regione e della Fondazione Patrizio Paoletti oltre al sostegno del Rotary Club Gualdo Tadino.

Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti: il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti, l’assessore alla Cultura e Turismo di Gualdo Tadino Fabio Pasquarelli, il sindaco di Nocera Umbra Giovanni Bontempi, il direttore del Conservatorio F. Morlacchi di Perugia Piero Caraba, il presidente in-comming del Rotary Club di Gualdo Tadino Carlo Giustiniani, il presidente Patrizio Paoletti della Fondazione Patrizio Paoletti, la direzione artistica del Festival Anna Villani e Mirko Fava; moderatrice Antonella Frontani giornalista e scrittrice.

“Il Festival di San Biagio – ha sottolineato il sindaco di Nocera Umbra Giovanni Bontempi – rappresenta ormai un riferimento importante per tutto il territorio di Gualdo Tadino e Nocera Umbra. Una manifestazione che sta crescendo di anno in anno riuscendo a coniugare la bellezza dei luoghi dove svolgono i concerti, con l’arte e la cultura propria degli organizzatori. E’ un onore per il Comune di Nocera concedere i nostri spazi per una simile manifestazione”.

“Il Festival di San Biagio è un evento artistico importantissimo e di grande qualità – ha dichiarato a sua volta il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti – che sta crescendo di anno in anno insieme al territorio dove si svolge, che è ricco di grandi potenzialità, come testimonia anche l’incremento eccezionale delle presenze registrato da aprile a giugno 2018 a Gualdo Tadino rispetto allo stesso periodo del 2017 (presenze straniere +326%). Collaborando insieme le cose si fanno meglio ed il Festival di San Biagio quest’anno ha seguito questa strada. Ringrazio gli organizzatori ed il Rotary Club di Gualdo Tadino perché ci hanno coinvolto in questa iniziativa. Noi come Amministrazione abbiamo subito messo a disposizione le nostre location perché si tratta di una kermesse di livello assoluto che mette insieme cultura, musica, arte e molto altro”.

“A Gualdo Tadino e Nocera Umbra – ha detto invece l’assessore alla cultura Fabio Pasquarelli – abbiamo a disposizione strutture ed un patrimonio di qualità che ci permettono di organizzare iniziative di alto livello. Il Festival di San Biagio rappresenta un’eccellenza del nostro territorio e siamo felicissimi di poterlo ospitare in due appuntamenti anche a Gualdo Tadino”.

“Una delle mission del Rotary è far crescere cultura e spettacolo nel territorio – ha sottolineato il consigliere del Rotary Club Gualdo Tadino Carlo Giustiniani – per questo motivo abbiamo subito scstenuto il Festival di San Biagio. Ringrazio gli organizzatori del festival e l’amministrazione Comunale di Gualdo Tadino per la collaborazione mostrata”.

“Sono luoghi costruiti proprio per ricevere la gente” ha sottolineato Patrizio Paoletti, presidente della Fondazione Patrizio Paoletti per lo Sviluppo e la Comunicazione, che ha sostenuto quanto sia importante la frequentazione di luoghi dove siano prodotti eventi che contribuiscano a portare le persone a prendere maggior contatto con se stesse, accogliendole in un climax di tranquillità che le induca ad un più alto livello di presenza.

“Sono felicissimo che il Conservatorio di Perugia sia presente qui con due concerti con i suoi migliori studenti frutto di una rigorosa selezione” ha aggiunto il direttore dello stesso Piero Caraba che, dopo aver seguito una precedente edizione del Festival ha detto di aver apprezzato la qualità dell’evento e ritenuto opportuna la nascita di questa significativa collaborazione. Lo stesso ha sottolineato inoltre che “il Conservatorio di Perugia è attualmente tra i più funzionali d’Italia e vanta un dipartimento di musica elettronica che è il migliore in assoluto”. La divulgazione culturale e la qualità dell’offerta di questa importante istituzione deve trovare quindi adeguati contesti nei quali apportare il proprio contributo.

“Il nostro obiettivo è quello a fine festival di lasciare tutti felici e soddisfatti” ha detto la direttrice artistica Anna Villani. “Al pubblico offriamo performance di alto livello artistico di musicisti estremamente preparati e premiati a concorsi nazionali ed internazionali, ma per niente noiosi e che suonano con grande espressività e comunicativa. Ai musicisti offriamo le condizioni più adatte affinché possano esprimersi al meglio: possibilità di rilassarsi, rigenerarsi ristorandosi in questi luoghi particolarmente adatti a questo scopo. Questo ci permette di avere un pubblico sempre più numeroso e sempre più attento nell’ascolto e dei musicisti sempre disponibili a ritornare ad offrire il loro contributo artistico”.

Il direttore artistico Mirko Fava, ha illustrato il programma della manifestazione evidenziando la cura per la scelta degli abbinamenti tra luogo ed evento musicale, affinché si possa creare una sinergia che valorizzi il tutto. Di seguito qualche cenno relativo alla storia del festival ed una descrizione del programma.

Il Festival di San Biagio nasce con l’obiettivo di diffondere la cultura della musica classica, valorizzando la sinergia tra la capacità evocativa della musica e la suggestione dei luoghi nei quali si svolgono i concerti. Tra gli interpreti che sono stati ospiti nelle varie edizioni ricordiamo le semi- finaliste del concorso Chopin di Varsavia Leonora Armellini e Irene Veneziano, i virtuosi del violino Edoardo Zosi e Giulia Lucrezia Onofri, il primo corno dell’Orchestra Santa Cecilia di Roma Guglielmo Pellarin, solo per citarne alcuni. Vanta inoltre la collaborazione con il Conservatorio di Padova ed eventi di rilievo come Assisi Festival. L’attività della direzione artistica è, tra l’altro, orientata anche alla didattica, con la proposta e la realizzazione di corsi di propedeutica e di avvio allo studio della musica classica rivolto ai vari segmenti scolastici.

Dodicesima edizione del Festival di San Biagio 2018.

Il palinsesto prevede sei concerti che si svolgeranno dal 20 al 27 agosto due dei quali sono realizzati con la prestigiosa collaborazione del Conservatorio F. Morlacchi di Perugia. Quattro le suggestive location nelle quali si articolano le serate: Monastero di San Biagio e Pinacoteca Comunale di San Francesco (Nocera Umbra), Teatro Talia e Taverna di San Benedetto (Gualdo Tadino). Le peculiarità acustiche ed architettoniche dei luoghi sono spesso motivo d’ispirazione per i musicisti i quali conducono il pubblico in ambientazioni sonore intense ed evocative. Il concerto inaugurale avrà luogo lunedì 20 agosto presso il Monastero di San Biagio e vedrà protagonista il giovane quanto talentuoso chitarrista Edoardo Legnaro, diplomato con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio C. Pollini di Padova, che affascina per l’eleganza delle sue interpretazioni e la naturalezza tecnica con la quale affronta brani di estremo virtuosismo. Recentemente si è aggiudicato importanti riconoscimenti all’interno di prestigiosi concorsi nazionali e ha realizzato il suo primo CD solistico “Novecento”.

Il secondo appuntamento si svolgerà mercoledì 22 agosto al Teatro Talia di Gualdo Tadino e sarà realizzato in collaborazione con il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia. Sul palco il duo di violini, costituito da Cecilia Rossi e Letizia Bocci,  che eseguirà un raffinato quanto inconsueto repertorio che prevede l’alternarsi di momenti d’insieme ad esibizioni solistiche in un excursus stilistico che spazia da Bach a Prokofiev.

La Pinacoteca Comunale San Francesco di Nocera Umbra sarà la sede del terzo concerto di venerdì 24 agosto ed ospiterà il quartetto ARTeM del Conservatorio F. Morlacchi di Perugia con al violino Flavio Montella e Silvia Alessio, alla viola Madalina Teodorescu e al violoncello Caterina Rossetti. Il repertorio procede dall’innovativa quanto esemplare scrittura di Beethoven alle caratteristiche linee melodiche della Scuola nazionale russa di Borodin, in una sequenza che evidenzia l’influenza dell’autore classico sulle scelte strutturali degli autori successivi ma che, nello stesso tempo, fa emergere i margini di emancipazione creativa del compositore russo nel saper elaborare l’eredità artistica dell’eccelso predecessore.

Il Monastero di San Biagio accoglierà il quarto appuntamento sabato 25 agosto con un altro solista di grande carisma interpretativo, il violoncellista Christian Bertoncello, che chiuderà un percorso dedicato alle Suite per violoncello solo di J. S. Bach (iniziato nella decima edizione del Festival) e ci condurrà nell’esplorazione di sonorità antecedenti e conseguenti a quelle del succitato autore, con Domenico Gabrielli e Max Reger.

Il quinto concerto si svolgerà domenica 26 agosto alla Taverna di San Benedetto di Gualdo Tadino, con la formazione Anonima Frottolisti, specializzata nella musica medioevale e rinascimentale e composta da Luca Piccioni, liuto e voce, Andreina Zatti, arpa e voce, Massimiliano Dragoni, salterio e percussioni e Simone Marcelli, organo portativo e voce. In programma: “Quadrangulae” un viaggio ideale nel tempo e nello spazio che attraversa l’Europa, incontrando momenti liturgici e paraliturgici della tradizione musicale medioevale fino a quella tardo rinascimentale.

Il sesto ed ultimo appuntamento si svolgerà ncora al Monastero di San Biagio lunedì 26 agosto con il Coro Città di Bastia diretto dal M° Piero Caraba, voce recitante Lucia Betti, flauto Francesca Panzolini e violoncello Tommaso Bruschi. “Musica in cammino” su idea e testo di Piero Caraba, un viaggio tra le musiche dei pellegrini medievali, sacre e profane, ove il limite tra i due generi è tutt'altro che ben definito, se non inesistente. Brani tratti dai codici: Llibre Vermell di Montserrat (sec.XIV) e Cantigas de Sancta Maria (sec. XIII).

 

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