PERUGIA - Le elezioni comunali in Umbria hanno segnato una sostanziale continuità rispetto ai dati delle elezioni politiche del 4 marzo. I dati più eclatanti sono rappresentati dal consenso di massa verso la Lega, le destre in generale e il M5S (seppur ridimensionato), dalla sconfitta del PD e più in generale della classe dirigente del centrosinistra, dalla sconfitta della sinistra in tutte le sue forme. L’elezione di sindaci leghisti a Terni e ad Umbertide lo dimostra chiaramente.

Questo avviene in una regione, l’Umbria, massacrata da crisi aziendali, disoccupazione, precarietà e nuove povertà, una regione in cui manca ancora un Piano regionale dei rifiuti, in cui il sistema sanitario è caratterizzato da elementi di privatizzazione sempre più pesanti, in cui lo stato sociale è stato fortemente ridimensionato.

Certo, le responsabilità del PD, partito che più si è identificato con le politiche di austerità e con la governabilità, sono state e sono pesanti. Il governo regionale è stato completamente subalterno al neocentralismo governativo impresso a livello nazionale dal PD. Non siamo stati noi però a incarnare le richieste di cambiamento e di rottura con il PD e con il governo regionale, nonostante i risultati più incoraggianti siano giunti da liste di sinistra e civiche, frutto di percorsi territoriali già avviati, credibili e non politicisti.

In questo senso le esperienze e le energie di coloro che hanno aderito in Umbria a percorsi chiaramente antiliberisti e anticapitalisti non vanno disperse. Per questo intendiamo continuare a svolgere un ruolo propositivo anche in Potere al Popolo, considerando Potere al Popolo una parte del nostro impegno politico. L’obiettivo resta la costruzione di un polo della sinistra antiliberista e popolare a livello regionale e nazionale che abbia come punto di riferimento intercontinentale il Partito della Sinistra Europea.

Per questo, anche in vista delle consultazioni elettorali europee e comunali dell’anno prossimo, lavoreremo ad iniziative pubbliche sui temi del lavoro, della sanità, dello stato sociale e dell'ambiente per contribuire alla costruzione dell'opposizione politica e sociale al governo legastellato e per favorire un processo più largo che coinvolga altre soggettività della sinistra politica e sociale umbra, liste e esperienze locali, settori di movimento che non hanno preso parte direttamente ai processi aggregativi avviati, compagne e compagni e forze della sinistra che sono interessati alla costruzione di un’alternativa ai poli esistenti e ad una prospettiva comune e unitaria.

Rifondazione comunista dell'Umbria

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