PERUGIA - Rifondazione comunista dell'Umbria parteciperà all'assemblea pubblica “Per una lista popolare e antiliberista” prevista per martedì 12 dicembre presso la Casa del Popolo di Casa del Diavolo. Per il nostro partito, che da anni persegue l'obiettivo di dar vita ad un soggetto plurale della sinistra antiliberista, il fatto che altre formazioni politiche, sindacati di base, soggettività di movimento, singoli esponenti del mondo culturale e sociale, accettino anche in Umbria questa sfida rappresenta un elemento nuovo e molto positivo. Abbiamo infatti considerato un errore l'interruzione del percorso del Brancaccio e il conseguente profilo politico dell’aggregazione che si è determinata tra MDP, SI e Possibile. Non vengono meno però le ragioni di metodo e di contenuto che avevano motivato anche in Umbria il nostro impegno rispetto all'assemblea dello Zenith di Perugia. E per questo ci auguriamo che le compagne e i compagni e le forze che avevano contribuito alla riuscita dell'assemblea indetta da “Generazioni senza sinistra” vengano all'assemblea di Casa del Diavolo e partecipino al processo di costruzione della lista della sinistra di alternativa. In Umbria conosciamo bene i disastri sociali determinati dalle politiche neoliberiste. Basti pensare all'aumento della disoccupazione, alla precarietà lavorativa e di vita, al disastro industriale in cui le multinazionali continuano a fare il bello e il cattivo tempo, alla presenza delle nuove povertà. Se a questo aggiungiamo le vicende ambientali, i tagli ai servizi, alla scuola e alla sanità, risulta chiaro che serve una proposta politica e sociale nuova, radicale e di reale cambiamento. Con questa ispirazione intendiamo partecipare al percorso, con la disponibilità a dimostrare concretamente nei modi e nei contenuti la volontà di favorire  un programma radicale e un profilo di netta discontinuità col passato. Questo si può fare anche  nella nostra regione attraverso forme democratiche e partecipate di costruzione del processo che, lungi dall’essere una questione formale, sono essenziali al fine di ottenere un effettivo allargamento dei soggetti protagonisti della costruzione della lista e del carattere effettivamente sociale e popolare della stessa. In questo senso pensiamo che occorra lavorare al massimo coinvolgimento possibile perché la lista, attraverso le proposte programmatiche e le candidate e i candidati, possa chiaramente rappresentare il progetto politico. Servono proposte programmatiche radicali e interpreti nuovi e credibili a partire dalle esperienze civiche territoriali, dall'associazionismo impegnato nella solidarietà, dalle realtà sociali e di lotte politiche, da quanti negli ultimi anni si sono impegnati nelle pratiche mutualistiche. Per questo valutiamo positivamente il protagonismo diretto delle soggettività sociali nell'organizzazione e nella presentazione del progetto politico per avanzare una proposta effettivamente alternativa capace di dare voce a tutte e a tutti coloro che oggi vivono il disagio sociale e la precarietà del lavoro.

Enrico Flamini, Segretario Regionale di Rifondazione comunista dell'Umbria

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