Potere al Popolo prosegue la sua settimana di campagna elettorale incentrata sul tema lavoro e reddito, con iniziative e volantinaggi davanti ai luoghi caldi del lavoro, della precarietà e della disoccupazione umbra fra cui anche Perugina e Ast di Terni. L’innovazione tecnologica ha permesso all’uomo di lavorare meno, efficientando i processi produttivi. Potere al Popolo vuole una tecnologia che sia a vantaggio dei lavoratori e lavoratrici, in termini di ore lavorative e di reddito, e non esclusivamente del profitto. Per questo si propone la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali a parità di salario. Il contratto a tempo indeterminato deve tornare ad essere la forma comune dei rapporti di lavoro. E’ necessario limitare il ricorso alle altre tipologie di lavoro precario (dal contratto a termine alle prestazioni occasionali, ai contratti a chiamata e così via) Per Potere al Popolo la tutela prevista dall’art. 18 rappresenta una conquista di civiltà che consente ai lavoratori e alle lavoratrici di rivendicare i propri diritti nel corso del rapporto, senza il timore di un licenziamento ritorsivo. Per questo chiediamo la reintroduzione dell’art. 18 Statuto lavoratori e l’estesione anche alle imprese con meno di 15 dipendenti. Rispetto alle produzioni strategiche, Potere al Popolo propone: un nuovo intervento pubblico per il recupero e la riqualificazione dei terreni incolti con la creazione di nuovi posti di lavoro; la conversione delle produzioni nel rispetto dell’ambiente. Un'idea di economia sociale che favorisca le tipicità territoriali, agevolando chi, attraverso il proprio lavoro, andrà a svolgere attività che abbiano un ritorno per il pubblico e per i cittadini. Potere al Popolo propone norme che disciplinino la presenza delle multinazionali nel territorio, vincolando il loro operato all’utilità sociale dell’impresa, così da evitare il ripetersi di vicende come Ast e Perugina e da contrastare fenomeni di delocalizzazioni e dismissioni. Per Potere al Popolo i tirocini formativi e d'orientamento e gli stages non possono essere utilizzati come impropria risorsa di lavoro flessibile. Basta con il ricatto dei crediti nei tirocini curriculari, introduciamo una carta dei diritti dei tirocinanti e delle tirocinanti che garantisca tutele evitando gli attuali abusi. I carichi previdenziali e fiscali a carico delle partite iva sono sempre più insostenibili. Potere al Popolo propone l’estensione degli ammortizzatori sociali e forme di tutela concrete anche per le lavoratrici e i lavoratori autonomi. Di fronte ad una progressiva riduzione dei posti di lavoro e di una diminuzione del potere d’acquisto data dall’inflazione, la questione del reddito è centrale per Potere al Popolo. Per questo proponiamo l’istituzione di un reddito minimo che permetta a chiunque di avere il necessario per sopravvivere, che liberi i lavoratori dal ricatto padronale, che permetta ai giovani di inseguire le propri aspirazioni senza dover accettare proposte vergognose che il mercato del lavoro oggi offre ai più.

Potere al Popolo - Umbria

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