ASSISI - Si è tenuta stamani la conferenza stampa di presentazione di “A Porte Aperte 2020”, la convention dedicata ai professionisti della ristorazione e dell’ospitalità che si terrà a Umbria Fiere di Bastia Umbra dal 17 al 19 febbraio. Ad accoglierla, la Sala della Conciliazione di Assisi, città che con l’incontro internazionale “The Economy of Francesco” ha già posto l’attenzione sullo stato dell’economia e sulla necessità di rinnovarne i modelli mondiali di sviluppo.

È proprio di rinnovamento e della capacità di reinventarsi che si è parlato stamattina nell'incontro moderato dalla giornalista Monica Rosati: l’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni, che ha aperto i lavori, ha posto l’accento sul cambiamento occorso nel mondo del food. Un mutamento che “Cancelloni Food Service”, azienda magionese promotrice di “A Porte Aperte”, ha a sua volta saputo interpretare, cogliendo il valore della narrazione del cibo, intesa come capacità di promuovere e comunicare il territorio attraverso il coinvolgimento di tutti i suoi attori: dalle istituzioni alle associazioni e gli operatori di settore. 

Un cambio di paradigma che si tinge di una valenza culturale, aspetto sul quale hanno concordato anche il sindaco di Bastia Umbra Paola Lungarotti, il sindaco di Magione Giacomo Chiodini e Lazzaro Bogliari, patron di UmbriaFiere, i quali hanno inoltre sottolineato l’importanza di un evento del genere per la coesione e la collaborazione di diverse realtà territoriali – Bastia e Magione – e per l’Umbria intera, che in questo modo potrà attirare non solo operatori dalle altre regioni, ma anche ottenere benefici in termini di promozione turistica.

Anche Fabio Cancelloni, presidente e amministratore delegato di Cancelloni Food Service Spa, ha sottolineato la volontà di creare un rapporto più forte con i clienti vecchi e nuovi e di dare un contributo all’enogastronomia regionale attraverso un evento che è formativo e che si apre oltre i confini regionali. Tutto questo non solo grazie ai grandi nomi della ristorazione internazionale che saranno presenti, ma anche attraverso le numerose associazioni  – per fare qualche esempio, l’AIS- Associazione Italiana Sommelier Umbria, o l’Associazione Provinciale Cuochi Perugia, intervenuti anche stamani nelle persone, rispettivamente, del Presidente Sandro Camilli e il Presidente Giancarlo Passeri - e degli istituti di formazione, come l’Università dei Sapori e gli Istituti Alberghieri che prenderanno parte alla convention.

Importante la presenza all’evento degli Istituti Alberghieri di Assisi, Spoleto e Terni sottolineata dalla dirigente scolastica dell’Istituto Alberghiero di Assisi, Bianca Maria Tagliaferri, e dal Professor Pier Paolo Maestrini dell’Istituto Alberghiero di Spoleto. Entrambi hanno evidenziato l’importanza del coinvolgimento degli allievi in questa kermesse poiché potranno confrontarsi, uscire dai confini scolastici e ispirarsi ai grandi chef presenti. L’occhio di riguardo verso la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro è confermato anche dalla presenza, all’interno della convention, di un desk dell’ARPAL, l’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro.

Concetto ribadito da Maurizio Beccafichi dell’Università dei Sapori, il quale ha sottolineato come l’Umbria sia un vero e proprio distretto legato al cibo, con tanti professionisti in ambito di consulenza, distribuzione e progettazione degli spazi.

Uno sviluppo, quello del settore dell’alimentazione e della ristorazione, che guarda al valore del cibo e della sostenibilità - ricordato anche da Paolo Rellini, fondatore dell’app anti-spreco ReGusto - e dalle numerose iniziative e progetti, come i-Rexfo, firmato dall’Università degli Studi di Perugia, che renderanno memorabile questa edizione 2020 della convention umbra sulla ristorazione e l’ospitalità.

 
 

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