PERUGIA (AviNews) - Era il 14 settembre del 1860 quando le truppe del generale De Sonnaz entrarono da Porta Santa Margherita a Perugia ponendo termine alla lunga lotta di liberazione dalla dominazione pontificia. E proprio in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia l’associazione culturale “Enzo Paolo Tiberi”, intitolata al noto avvocato e politico perugino scomparso prematuramente negli anni ’90, ha voluto ricordare l’impresa dei granatieri di Sardegna, mercoledì 14 settembre, con una cerimonia a Porta Santa Margherita. Un’occasione per scoprire una targa celebrativa in ricordo alla liberazione di Perugia dalle truppe del generale Schmid, repressore dell’insurrezione perugina del 20 giugno del 1859, ad opera dei granatieri insieme ai bersaglieri e agli artiglieri. Fissato il tricolore e cantato l’inno di Mameli, al momento celebrativo hanno preso parte Antonio Perelli, presidente dell’associazione culturale che si “ispira agli insegnamenti morali, risorgimentali e repubblicani”, Alberto Grohmann, docente in storia economica dell’Università degli studi di Perugia, Nilo Arcudi, vicesindaco di Perugia, Alvaro Verbena, sindaco di Deruta, e vari cittadini.

“L’associazione ha deciso di ricordare l’eroica impresa, particolarmente significativa della storia perugina – ha sottolineato Antonio Perelli –, per lasciare alle generazioni future un segno tangibile. Un momento vissuto dai cittadini con un entusiasmo tale da indurli ad incitare dalle mura i granatieri, i bersaglieri e gli artiglieri, a dare informazioni sulla città, a calare scale e corde per facilitare l’ingresso e addirittura ad offrirsi come guide per le strade cittadine”. “Quando all’imbrunire di quel 14 settembre – ha ricordato ancora -, gli ultimi 1700 papalini uscirono disarmati dalla Rocca Paolina, i perugini si riversarono festanti per le strade dopo la lunga attesa che durava dal 20 giugno 1859”.

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