ISOLA POLVESE - "Il Lago Trasimeno e il suo territorio hanno grandi potenzialità da mettere a leva per costruire un modello per lo sviluppo futuro: per questo abbiamo voluto organizzare una giornata interamente dedicata all'approfondimento e al confronto delle tematiche fondamentali per il comprensorio, un laboratorio di idee, promozione e progetti che trova a Isola Polvese, sede del Centro Arpa su cambiamenti tematici e biodiversità, il luogo ideale". È quanto ha sottolineato l'assessore regionale alle Riforme, innovazione e semplificazione Antonio Bartolini, aprendo stamani uno dei quattro Tavoli tematici, su quadro normativo e semplificazione, in cui si è articolata la prima parte di "Polvese Lab. Innovazione e ricerca per lo sviluppo del territorio" che si è concluso nel pomeriggio con l'intervento della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. Ai lavori del mattino è intervenuta l'assessore regionale all'Agricoltura, Ambiente e Cultura Fernanda Cecchini.

Nella prima parte della giornata rappresentanti delle istituzioni locali, di associazioni ambientaliste, organizzazioni imprenditoriali e sindacali, operatori economici ed del turismo, altri portatori di interesse, docenti universitari ed esperti in varie discipline, studenti, molti cittadini, hanno dato vita a quattro tavoli tematici, che hanno registrato una grande partecipazione, per analizzare lo stato dell'arte e mettere insieme idee e proposte sui temi della rigenerazione del patrimonio pubblico e trasporti alternativi, quadro normativo e semplificazione, turismo, beni culturali e ambientali per uno sviluppo sostenibile, fauna, microfauna e Centro ittiogenico.

"Duplice l'obiettivo che ci siamo posti quando abbiamo organizzato  questa giornata, raccogliendo gli stimoli giunti dal territorio – ha detto l'assessore Bartolini – quello di condividere le basi conoscitive e normative volte a risolvere le problematiche del lago, con gli strumenti che può mettere in campo la Regione, e quello di definire insieme un programma di attività per il rilancio del territorio, le esigenze di sviluppo sostenibile, l'occupazione, la valorizzazione anche attraverso un percorso per il riconoscimento Unesco del Trasimeno come patrimonio dell'umanità che potrà rappresentare il vero marchio per la promozione del lago, con una visione sistematica, per attrarre nuove risorse e investimenti".

Fra i temi affrontati nel Tavolo tematico su quadro normativo e semplificazione, coordinato dall'assessore Bartolini insieme al sindaco di Castiglione del Lago Serf si è parlato, fra l'altro, dell'attività dell'Unione dei Comuni del Trasimeno è l'Unione dei Comuni del Trasimeno costituita nel luglio 2016 dai Comuni di Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro e Tuoro sul Trasimeno, cui la Regione intende affidare la gestione di deleghe attualmente in carico alla Provincia "completando il percorso di riforma che permetterà direttamente al territorio di gestire funzioni e materie che riguardano abitanti, imprese e ambiente  per una migliore e più efficiente gestione degli interventi".

"Solo applicando il principio dell'unione fa la forza – ha detto l'assessore Bartolini – raggiungeremo l'obiettivo della semplificazione istituzionale. Il territorio del Trasimeno è l'unico finora a credere e vedere il futuro nell'unione dei Comuni. Un punto di forza e di sperimentazione in un processo che ci vede impegnati non solo a superare le diverse problematiche per il futuro del Trasimeno, ma anche a reperire le necessarie risorse, percorrendo anche la strada dell'autonomia legislativa della Regione".

"Come Unione dei Comuni del Trasimeno – ha sottolineato il presidente della Giunta dell'Unione, il sindaco di Magione Giacomo Chiodini – va rimarcata la presenza di quasi tutti i sindaci e degli assessori di tutte le amministrazioni comunali, a dimostrazione dell'attenzione e delle grandi aspettative che riponiamo in questa giornata, con una discussione magari accesa ma franca, utile a determinare cambiamenti concreti. In particolare, per quanto riguarda quadro normativo e semplificazione, ci aspettiamo un ruolo centrale dell'Unione dei Comuni sia regolatorio che operativo in merito alla gestione del demanio, delle darsene, delle concessioni demaniali. Un altro tema fondamentale – ha aggiunto – è quello delle regole del Piano del Parco naturale, di cui nessuno vuol mettere in discussione l'esistenza, ma nel quale chiediamo regole più chiare e semplici in particolare per quanto riguarda la gestione delle aree spondali e le pertinenze pubbliche e private. Rimane poi – ha concluso Chiodini – il tema delle risorse per il taglio delle alghe, i dragaggi, privi di finanziamenti, la lotta ai chironomidi su cui va fatto di più, così come servono risorse su investimenti e manutenzioni per darsene, pontili e lungolago".

"Per lo sviluppo del Trasimeno – ha detto Roberto Ferricelli, consigliere della Provincia di Perugia delegato per il Trasimeno e sindaco di Piegaro – sono stati raggiunti importanti risultati fin tanto che gli strumenti dati alla Provincia sono stati sufficienti. Nell'ultimo quadriennio, con una serie di concatenazioni, la riforma delle Province non conclusa, minori risorse a disposizione per la gestione delle tematiche del lago, sono intervenuti meccanismi di difficoltà. Dobbiamo perciò guardare all'evoluzione futura, all'Unione dei Comuni e alla legge delega che la Regione sta costruendo, e dobbiamo definire nuovi modelli per lo sviluppo perché quelli di prima non guardano più al futuro. Condivido – ha proseguito – le tematiche poste anche dal sindaco di Castiglione del Lago, Sergio Batino, sul Piano stralcio per il Trasimeno e sul Parco: è necessario semplificare la normativa per coniugare tutela dell'ambiente e gestione attenta allo sviluppo. Alla Regione vogliamo fornire spunti ed idee chiedendo di accoglierli e trasformarli in indicazioni e risposte concrete in tempi brevi".

Semplificazione normativa, rapporto con i cittadini e soprattutto un nuovo rapporto uomo-lago sono stati i temi messi in rilievo dal sindaco di Passignano sul Trasimeno, Sandro Pasquali.

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