La notizia della collocazione di 49 lavoratori in cassa integrazione da parte di Impresa spa, di cui 30 nel cantiere della Perugia – Ancona, desta forte preoccupazione e riporta alla ribalta funeste prospettive, che dopo l'uscita di scena della BTP credevamo definitivamente scongiurate – così in una nota il Consigliere Regionale Andrea Smacchi.

Non si capisce infatti il motivo per il quale si collocano in cassa integrazione i lavoratori di un cantiere di un'opera completamente finanziata, non sussistendo motivazioni di mancanza di lavoro o di risorse, l'unica motivazione potrebbe risiedere nel vecchio ed abusato metodo della richiesta di varianti al progetto.
Un spettro che andrebbe evitato viste le tristi esperienze del recente passato che hanno portato al blocco dei lavori sul tratto Casacastalda – Valfabbrica per oltre tre anni.

Stante la situazione che si è venuta a determinare – prosegue Smacchi - ritengo pertanto opportuna ed urgente la convocazione, da parte della regione dell'Umbria, di un tavolo tecnico – istituzionale al quale invitare la Società Quadrilatero, il general contractor (DIRPA) ed i rappresentanti di Impresa spa, al fine di chiarire celermente una situazione che rischia seriamente di causare nuovi ed ingiustificati ritardi nell'esecuzione di un'opera strategica per tutto il centro Italia.

Occorre in tutti i modi – conclude Smacchi - evitare il ripetersi di situazioni che nel tempo hanno aggravato lo stato di isolamento di un intero territorio che ormai da troppi anni aspetta il completamento di un'infrastruttura ormai divenuta vitale e rispetto al completamento della quale non sarebbero tollerati nuovi ed ulteriori ritardi.
 

Condividi