di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Aveva sostenuto che gli ci sarebbero voluti una decina di giorni per metabolizzare l’ingiusta esclusione dai play off, ma Massimiliano Santopadre vanta, all’evidenza, un apparato digestivo sano. 
I primi “tagli” sono arrivati subito: niente rinnovo dei contratti per Alessio Peroni, il team manager e, a sorpresa, per il direttore generale Gianluca Comotto. L’ingaggio di quest’ultimo é stato valutato dal presidente “importante” (sul piano economico) e quindi non sostenibile, in tempi come questi di guerre in atto e di carestie alle porte. E d’altro canto la “politica della lesina” resa famosa dal ministro del Regno, Quintino Sella, se aveva un senso ed una giustificazione prima (il patron l’ha sempre attuata), figuriamoci in un momento come l’attuale.
Dispiace per Comotto - il quale ha annunciato che resterà a vivere a Perugia (e questo testimonia la sua lungimiranza) - che aveva portato una ventata di eleganza nella società e che era stato particolarmente positivo nei giorni della contestazione feroce alla presidenza e nel trauma della retrocessione. Ora la situazione si é attenuata (anche se non é stata risolta) in virtù del bel campionato di Alvini, ma il fuoco cova sempre sotto la cenere.
I “tagli” della governance, del management annunciano, se ce ne fosse stato bisogno, se non una rivoluzione certo un rinnovamento profondo pure nella rosa della prima squadra.
Intanto perché nel Perugia figurano giocatori “appetiti” dal mercato quali il centrocampista Christian Kouan, 22 anni e mezzo, autore di 5 reti (94 partite e 14 gol in tutto) e di gare di robusto dinamismo, per il quale già avrebbero mostrato interesse persino società di categoria superiore, come hanno lasciato intendere, tra le righe, i procuratori dell’ivoriano. Ed é giusto che Kouan, bravo e “innamorato“ dei colori biancorossi, con i quali é cresciuto nelle giovanili, possa spiccare il volo per altri lidi. 
Altrettanto potrebbe toccare a Filippo Sgarbi, 24 anni e mezzo (69 gare e due gol in Umbria), che dopo quattro stagioni in biancorosso, ha mostrato quest’anno tutte le doti che gli erano state riconosciute fin dal suo arrivo (é frutto di scuola Inter). Anche lui sembra possa interessare team di grande livello. La sua forza, fisica e tecnica, i suoi anticipi precisi e puliti, lo hanno fatto, giustamente, notare. Posizione delicata anche quella di Leandro Chichizola, 32 anni, appena premiato come “Il Miglior Grifone" dal Comitato di coordinamento dei Perugia Club”, grazie ai voti espressi dai tifosi, partita dopo partita. Il portiere argentino é entrato nel mirino di diversi club, anche di nome e pure lui, giustamente ambizioso (e con ragione), scalpita.
Poi ci sono i giocatori di piú avanzata età quali gli Aleandro Rosi (classe ’87), i Salvatore Burrai ('87), i Gabriele Angella (’89), i Francesco Lisi (’89), che sia pure sotto contratto, potrebbero - se non tutti, quanto meno alcuni - essere ceduti anche per uno “svecchiamento” della rosa, aspetto che sta particolarmente a cuore alla dirigenza biancorossa. 
La quale, comunque, semba intenzionata a mantenere l’ossatura portante della squadra che cosí bene si é comportata, in campo e fuori, agli ordini di mister Massimiliano Alvini e del suo staff (i cui componenti sono stati riconfermati in blocco). Ma le dinamiche di mercato sono insondabili. 
 

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