"Fortissime preoccupazioni per la riapertura da lunedì 1 marzo delle strutture educative da zero a 36 mesi del Comune di Perugia". Ad esprimerla sono le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl che giudicano “azzardata” la decisione, comunicata ufficialmente solo nel pomeriggio di domenica 28 febbraio, quindi poche ore prima della riapertura. "In particolare - scrivono le tre sigle che rappresentano le lavoratrici di nidi - ci preoccupa il fatto che diversamente da quello di tutte le altre scuole di ordine e grado, il personale dei servizi educativi del Comune di Perugia non è stato (e tuttora non è) oggetto di vaccinazione preventiva. In secondo luogo, ci risulta che anche gli organici delle strutture (di più strutture, non di una sola ...), non siano al momento completi o comunque adeguati ad una eventuale riapertura, stante le numerose assenze del personale proprio a causa di infezioni da coronavirus”.
Per queste ragioni Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl restano convinte che non vi siano le condizioni per una riapertura in sicurezza delle strutture educative comunali, sia per il personale che per l’utenza. 
“L’amministrazione si assumerà evidentemente tutte le responsabilità del caso avendo comunque deciso di riaprire - concludono le tre sigle sindacali - da parte nostra, metteremo in campo qualsiasi iniziativa utile a garantire la tutela del personale coinvolto”.

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