(By SportPerugia.it)

Il Perugia cade a Venezia.

Dopo due pareggi contro Cremonese e Avellino la squadra di Breda torna a conoscere il sapore amaro della sconfitta.

La sesta nelle ultime otto partite, che fa precipitare il Grifo nei bassi fondi della classifica. Pur avendo riproposto un modulo più consono alle caratteristiche dei singoli (4-3-1-2), il Perugia anche al “Penzo” ha evidenziato i suoi limiti a livello di gioco e carattere.

Il gol iniziale di Garofalo ha pesato più del dovuto.

Volta e compagni non hanno mai dato la sensazione di poter riprendere la partita.

Urgono contromisure per evitare che questo periodo nero prosegua e che metta seriamente a rischio la permanenza della squadra tra i cadetti.

La “cura Breda”, al momento, non ha sortito alcun effetto benefico. Anzi.

CRONACA

In riva alla laguna Breda decide di tornare all’origine.

Spazio al 4-3-1-2, che tanto aveva convinto ad inizio stagione sotto la guida di Giunti, in luogo del 4-2-3-1 poco apprezzato contro l’Avellino. Davanti a Rosati non ci sono grosse novità.

Il quartetto difensivo è sempre lo stesso: Zanon, Volta, Monaco e Pajac. News, invece, in mezzo al campo dove tornato Colombatto in cabina di regia e Bianco nel ruolo di mezz’ala destra.

Il resto del reparto è completato da Bandinelli, mezzo sinistro e da Terrani sulla trequarti. Davanti non c’è Di Carmine, ma la coppia Han-Cerri.

Inzaghi risponde con il 3-5-2, affidandosi all’esperienza di Domizzi in difesa, Bentivoglio a centrocampo e alla freschezza della coppia d’attacco Moreo-Marsura.

L’avvio di gara è tutto di marca veneziana. Al 2′ Rosati è già costretto al miracolo su un colpo di testa di Pinato.

Quattro minuti più tardi, però, l’estremo difensore biancorosso nulla può sul perfetto calcio piazzato orchestrato da Bentivoglio e Garofalo, con quest’ultimo che lascia partire un sinistro imprendibile.

Venezia subito in vantaggio e Perugia subito in difficoltà.

La squadra di Breda fatica a reagire. Gli interpreti sembrano quelli giusti, ma mancano gioco e cattiveria. Han cerca l’acrobazia ma è in fuorigioco. Intorno alla mezz’ora ci prova da fuori Pajac Vicario è attento.

I padroni di casa controllano senza affanni e al 32′ invocano inutilmente un calcio di rigore per fallo di Bianco su Pinato.

Dal replay sembrano motivate le proteste dei lagunari. Di diversa opinione, per fortuna del Perugia, l’arbitro Pinzani di Empoli. La frazione si chiude senza grossi sussulti. Nella ripresa la musica non cambia.

Il Grifo non dà mai la sensazione di poter riprendere la partita e il Venezia, sornione, controlla.

Al 14′, poi, la squadra di Breda trova il modo di complicarsi ulteriormente la giornata. Cerri, già ammonito nel primo tempo, si fa comminare un altro giallo. Decisione dubbia da parte di Pinzani, che questa volta penalizza il Grifo.

Con un uomo in meno, Breda mette mano alla panchina. Dentro Di Carmine, Buonaiuto e Frick. Si passa al 4-4-1, ma il risultato non cambia. Anzi, è il Venezia a sfiorare il gol del raddoppio con Falzerano e Zigoni.

A nulla serve il forcing finale: il Perugia mette insieme la sesta sconfitta nelle ultime otto partite.

VENEZIA – PERUGIA 1-0 (1-0)

VENEZIA (3-5-2): Vicario; Domizzi, Modolo, Andelkovic; Zampano, Falzerano, Bentivoglio, Pinato (42′ st Suciu), Garofalo; Moreo (39′ st Zigoni), Marsura (26′ st Geijo). A disp.: Barlocco, Gori, Bruscagin, Stulac, Soligo, Fabris, Cernuto, Signori, Del Grosso. All.: Inzaghi.

PERUGIA (4-3-1-2): Rosati; Zanon, Volta, Monaco, Pajac; Bianco, Colombatto (26′ st Frick), Bandinelli; Terrani (11′ st Buonaiuto); Cerri, Han (18′ st Di Carmine). A disp.: Santopadre, Nocchi, Casale, Emmanuello, Dossena, Belmonte, Falco, Brighi. All.: Breda

ARBITRO: Pinzani di Empoli (Cecconi-Cipressa). IV uomo: Chiffi di Padova

MARCATORI: 6′ pt Garofalo (V)

NOTE: spettatori 5000 circa. Espulso al 14′ st Cerri (P) per doppia ammonizione. Ammoniti: Bianco, Han e Cerri (P), Bentivoglio e Garofalo (P). Angoli: 6-2. Recupero: 2′ pt; 4′ st

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