di Elio Clero Bertoldi

Avrebbe voluto un lauto pasto, magari di pesce, il Perugia e torna invece con un brodino leggero, sufficiente appena per fare un passo in avanti in classifica (dal 17esimo al 16esimo posto), ma sempre in zona ...rossa.
Agonismo, ma tanta confusione. Su un fronte e sull'altro. Poche o punte le azioni. Rarissime le conclusioni. Il tiro meno brutto lo scocca alla mezzora Palsson, l'islandese: la palla ben calciata sorvola la traversa. Insomma l'equilibrio nel nulla.
Chissà cosa si saranno detti, seduti uno accanto all'altro, il presidente Faroni ed i suoi consiglieri tecnici, Triulzi e Piraino. Formisano, privo di punte di ruolo (per colpe non sono sue, ma del fato), mette in avanti Palsson, il più avanzato, Bacchin e Cisco. I lanci lunghi dalla difesa si infrangono, quasi sempre, sui difensori marchigiani. Non mancano l'agonismo e la corsa (talvolta a vuoto) da parte umbra (oggi i perugini indossano la maglia blu con striscia biancorossa verticale sul fianco sinistro), ma le manovre, le aperture, il gioco arioso. Unico episodio una incursione in area pesarese di Cisco, che, a terra nel contrasto, si becca l'ammonizione. Giusta l'interpretazione arbitrale? Alle moviole l'ardua sentenza.
La ripresa (3') inizia con arrovesciata di Nicastro (ex), respinta da Gemello e con un cross dalla sinistra che finisce sulla traversa e poi sul fondo.
Brivido serio (8') per un tiro di Cannavò - con Gemello fuori posizione - che Angella salva con pronta respinta. La reazione ospite è affidata (12') a Palsson, il cui pallone viene respinto ed a seguire da un bolide di Giunti dalla quarti sinistra, che sigla alto. Su un contropiede rapido (Ricci-Bartolomei) Seghetti entra in area, defilato però ed il suo tocco (25') è preda facile per Vukovic. Buona l'intesatraLisi, appena entrato e Bartolomei, il cui suggerimento in area non trova nessun compagno. Elegante una rovesciata di Nicastro, che rotola a lato (35' st). Seghetti imbecca Ricci: pallone alto. Squadre, insomma, più vivaci in avanti. Esempio di Maggio con una discesa verticale di 50 metri e tiro da fuori area: alle stelle. Vien da pensare che Formisano abbia cercatori contenere e sfiancare gli avversari nella prima fase per colpirli nel finale. Se questa era la strategia, non è riuscita. Non ha pagato. L'aria resta pesante: 7 punti in 7 gare. Così non si va lontano. 

Vis Pesaro-Perugia 0-0
VIS PESARO (3-4-1-2): Vukovic; Palomba, Bove, Zoia (16' st Tavernaro); Orellana (16' st Peixoto), Di Paola, Paganini, Coppola; Cannavò (31' st Okoro); Pucciarelli, Nicastro (42' st Molina). A disp.: Munari, Zocchi, Tonucci, Nina, Neri, Ceccacci, Forte, La Rosa, D'Innocenzo, Gambino. All.: Stellone.
PERUGIA (3-4-2-1): Gemello; Mezzoni, Angella, Amoran; Giunti, Bartolomei, Torrasi (37' st Di Maggio), Giraudo; Cisco (16' st Seghetti), Palsson (16' st Ricci); Bacchin (27' st Lisi). A disp.: Albertoni Yimga, Viti, Barberini, Plaia, Polizzi, Souarè.  All.: Formisano.
ARBITRO: Jacobellis.
Guardalinee: Rispoli e Meraviglia.
Quarto uomo: Gianquinto.
AMMONITI: Coppola (V), Cisco (P), Zoia (V), Angella (P), Okoro (V).
NOTE: Spettatori 1300 circa. Ang.: 2-2. : 0' pt, 4' st.

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