PERUGIA - La Fontana Maggiore, in piazza IV Novembre, a Perugia, verrà illuminata di rosso venerdì 20 aprile alle ore 21 per richiamare l'attenzione della cittadinanza sul dramma delle popolazioni sofferenti in Medio Oriente, in particolare in Siria. Un momento di preghiera sarà organizzato dal Comitato Nazarat di Perugia. L'inizitaiva verrà ripetuta sabato 21 nel tardo pomeriggio,  in occasione della conferenza dal tittolo "Il dramma dei cristiani in Medio Oriente - Testimoni dalla Siria", in programma nella sala del Dottorato delle Logge della cattedrale di San Lorenzo-

Il gesto di sensibilizzazione vede l'impegno congiunto dell'amministrazione comunale e della diocesi di Perugia e Città delle Pieve. L'iniziativa è patrocinata da "Aiuto alla Chiesa che soffre Onlus", che a febbraio aveva illuminato di rosso il Colosseo e lo scorso anno la Fontana di Trevi, per ricordare la grave situazione dei martiri cristiani in Medio Oriente e non solo.
"Il monumento simbolo della città - afferma la diocesi in una nota - si tinge del colore del sangue dei martiri e diventa luogo di raccoglimento e vicinanza alle popolazioni della Siria".

Le iniziative, presentate questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella Sala san Francesco del Palazzo del Vescovato in piazza IV novembre, sono organizzate da Diocesi di Perugia, Comitato Nazarat, Associazione ESSERCI, con il patrocinio del Comune di Perugia e la collaborazione di “Aiuto alla Chiesa che Soffre ONLUS”.

Le iniziative in programma, in particolare, sono tre – ha spiegato Elena Fruganti per il Comitato Nazarat e l’Associazione ESSERCI.

Nelle giornate di venerdì 20 e sabato 21 aprile, innanzitutto, la Fontana Maggiore verrà illuminata di rosso per richiamare l’attenzione della cittadinanza sul dramma delle popolazioni sofferenti in Medio Oriente, soprattutto in Siria.

Sabato 21 l’illuminazione di rosso seguirà la conclusione della conferenza “Il dramma dei cristiani in Medio Oriente”, che inizia alle ore 17 presso la sala del Dottorato. L’iniziativa è patrocinata da “Aiuto alla Chiesa che soffre ONLUS”, che a febbraio ha illuminato di rosso il Colosseo e lo scorso anno la Fontana di Trevi, per ricordare la grave situazione dei martiri cristiani in Medio Oriente e non solo. (grandi-eventi). Il monumento simbolo della città, in sostanza, si tinge del colore del sangue dei martiri e diventa luogo di raccoglimento e vicinanza alle popolazioni della Siria.

Vicinanza che continuerà ad esprimersi, poiché, come già da due anni, il 20 di ogni mese, alle ore 21, presso la Basilica minore di San Costanzo, il Comitato Nazarat promuoverà la recita di un rosario con testimonianza diretta di chi, in paesi diversi, ha subito la persecuzione religiosa anticristiana.

Nella giornata di venerdì 20, alle ore 21, è previsto poi un momento di preghiera in piazza IV novembre organizzato dal Comitato Nazarat di Perugia.

Infine sabato 21 a partire dalle ore 17 nella sala del Dottorato del Chiostro della cattedrale si svolgerà la Conferenza sul tema “Il dramma dei cristiani in Medio Oriente”.

Interverranno: S. Em. Card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e Città della Pieve, presidente CEI; Alessandro Monteduro, direttore “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ONLUS; Gian Micalessin, giornalista inviato di guerra; Ayman Haddad, siriano, docente di Lingua e cultura araba; Padre Giuseppe Battistelli ofm (moderatore), Commissario di Terra Santa per l’Umbria; Il consigliere Sergio De Vincenzi, in rappresentanza del Comune di Perugia.

La conferenza “Il dramma dei cristiani in Medio Oriente–Testimoni dalla Siria” nasce dal desiderio di capire cosa stia realmente accadendo nello scenario mediorientale e quali prospettive di soluzione si intravedano. Conoscere la realtà, dopo anni di continue evoluzioni, fino all’attuale livello di tensione internazionale, è un primo passo per abbattere il muro d’indifferenza, maturare un giudizio critico e sviluppare una solidarietà consapevole verso i fratelli che chiedono aiuto.

La presenza del cardinale Bassetti è espressione della vicinanza della Chiesa alle popolazioni colpite dai conflitti. Gli interlocutori di primissimo piano porteranno video inediti e contributi significativi. L’attenzione dei relatori andrà in particolare alle minoranze che più hanno subìto gli esiti della guerra. I grandi interessi economici all’origine dei conflitti si sono intrecciati con fondamentalismo religioso e tentativi di annientamento etnico e culturale.

La conferenza dà seguito ai costanti appelli di Papa Francesco, che anche durante la benedizione Urbi et Orbi di Pasqua ha detto: "Domandiamo frutti di pace per il mondo intero, a cominciare dall'amata e martoriata Siria, la cui popolazione è stremata da una guerra che non vede fine" e ha aggiunto un appello per la pace anche in Terra Santa, nello Yemen e in tutto il Medio Oriente.

 

 

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