di Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - L’allerta meteo preoccupa (ieri su alcune zone di Perugia si é scatenato un temporale particolarmente violento) il tecnico Massimiliano Alvini. Che invoca il sole, non solo per sbaragliare gli avversari, come il Giosuè biblico nella battaglia di Gabaon contro gli Amorrei.
“Col terreno asciutto si gioca meglio - chiarisce - ma soprattutto con il bel tempo potremmo avere un maggior numero di tifosi. Loro hanno bisogno di noi, e la squadra del loro calore, del loro entusiasmo.”
Per un caso fortuito, durante gli allenamenti, si é infortunato l’attaccante Bianchimano (mancherà sia oggi, sia martedì a Cremona), che si aggiunge a Dell’Orco. Quest’ultimo sarà sostituito da Filippo Sgarbi. Al tempo stesso Alvini potrà contare su De Luca, che andrà in panchina e magari, in corso d’opera, potrebbe anche esordire. Anche Matos potrà aumentare il proprio minutaggio entrando nella ripresa.
La squadra umbra vanta il miglior possesso palla nelle gare interne ed il secondo in quelle esterne. E Alvini ha chiarito perché é contento di questi dati.
“Il possesso palla non é, ovviamente, fine a se stesso. La gestione di questo particolare ci consente di tenere la squadra corta e di esaltare, al tempo stesso, le caratteristiche tecniche e fisiche di ogni giocatore. Senza contare che ci permette la ri-aggressione immediata degli avversari, nel caso di perdita del pallone”.
Non interpreta, il tecnico, in maniera negativa l’altro dato emerso dalle prime tre giornate: il fatto, cioè, che la squadra abbia “beccato” il più alto numero di cartellini gialli: 14.
“I miei ragazzi non sono cattivi, li vedo più vittime della foga. E poi alcuni di quei ”gialli”, a mio avviso, sono stati una esagerazione".
Non sminuisce, anzi la sottolinea, l’importanza del confronto con il Cosenza.
“Non nascondiamoci dietro ad un dito - osserva -: questo é uno scontro diretto. E la vittoria non porta in dote tre punti, ma sei. Dobbiamo gestire e leggere questa gara in modo intelligente. Perchè il risultato, in questa giornata, conta tantissimo”.
Confida: “Mi garba, passatemi il toscanismo, allenare i ragazzi. Ci sto bene insieme.  Cerco di avere chiare in testa le idee che voglio trasmettere loro e vedo che mi seguono con diligenza, con disponibilità. Di tutto questo rendo loro merito”.
Sul ruolo dell’allenatore la sua visione appare nitida.
“Al centro del progetto ci sono i calciatori. Ma la gestione, oggi più di ieri, richiede molte competenze. Oggi un allenatore deve tener conto di ”risorse umane” che assommano a 45-50 persone, tra giocatori, staff, medici ed altre figure. Bisogna tener conto di aspetti fisici, tecnici, tattici, mentali. Insomma: un allenatore incide molto, molto di più per quanto riguarda il risultato finale rispetto al passato".
Ovviamente accanto ai bravi maestri, servono anche i bravi calciatori. Raramente si vedono squadre vincenti prive di calciatori di alto livello. Il paradosso di Boskov consisteva in quattro parole: “I calciatori vincono, gli allenatori perdono”. ma, come é lampante, é solo una battuta, uno splendido aforisma, una antinomia 
Il Cosenza approda al Re ato Curi forte della netta vittoria sul Vicenza. E la squadra mostra euforia, entusiasmo. Il tecnico Zafferoni (uno dei molti ex a cominciare dal ds Roberto Goretti, dal vice di quest’ultimo Marcello Pizzimenti e dal regista Marco Carraro) predica umiltà ai suoi. E li ammonisce a non trasformare “l’entusiasmo in presunzione”. Chiaro che i calabresi fanno conto su due risultati su tre. L’allenatore parla di “continuità", di ”linearità” del percorso. E portare via un punto dal Renato Curi, sarebbe comunque un buon viatico.

probabili formazioni
PERUGIA (3-4-1-2): Chichizola; Rosi, Angella, Sgarbi; Falzerano, Burrai, Segre, Lisi; Kouan; Carretta, Murano. All.: Alvini.
COSENZA (3-5-2): Vigorito; Tiritiello, Rigione, Vaisanen; Situm, Carraro, Palmiero, Boultam, Sy; Caso, Gori. All.: Zafferoni.
Arbitro: Miele. 

 

Condividi