di Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - Difende i suoi a spada tratta, Fabio Caserta. Da vero comandante. Ed imputa l'innegabile flessione (ma di punti, non di prestazioni) alla troppo frequenza di gare, in aggiunta agli episodi contrari di Cesena.
"I miei hanno combattuto palla su palla come avevo loro chiesto. Hanno dato tutto. Dopo il 100% di ciascuno é ovviamente soggettivo, relativo. Ma io sono fiero ed orgoglioso di ciascuno di loro, proprio perché ognuno ha speso tutto quello che aveva. E per questo mi sento sereno e tranquillo".
Rabbia e dispiacere, pure dissimulati con eleganza, non nega di nutrirli.
"Preciso che a Cesena la società ha deciso che non partecipassi alla conferenza stampa. Io, per me, sono sempre pronto a parlare, a spiegare le mie scelte. Purtroppo, nonostante abbiamo combattuto palla su palla, non siamo riusciti a chiudere la partita e poi abbiamo preso un gol al 90'... per questo c'é rabbia, ma anche determinazione e voglia di fare sempre meglio, sempre di più.".
Si toglie anche un sassolino dalle scarpe.
"Mi dispiace il criterio che molti utilizzano per giudicare il gioco del Perugia. Giudizio che non é legato alle prestazioni in sé, ma soprattutto al risultato. Noi a Cesena ci siamo schierati con un difensore in più, Moscati e tutta la squadra ha sputato sangue. Per questo dico che siamo sulla strada giusta. Possiamo e dobbiamo migliorare certo, ma il criterio di valutazione deve restare la prestazione non il risultato."
Ora arrivo il Carpi di Pochesci, al suo debutto al Renato Curi.
"Non mi piace che si dia il Perugia per favorito. Il Carpi vanta una squadra con giovani importanti e validi. Vedo una partita difficilissima, anche perché stiamo giocando ogni tre giorni. Non sarà una passeggiata, ma un'altra battaglia. Di sicuro non dovremo guardare le nostre concorrenti, il Padova, il Sudtirol, il Modena e le altre... Dobbiamo restare concentrati solo su quello che dobbiamo fare noi. Che tipo di gara farà il Carpi lo vedremo in campo. Per quello che si é visto sino ad oggi e per le idee del loro allenatore, il Carpi dovrebbe affrontarci a viso aperto."
A chi gli domanda se sente la squadra "sua" ora che il torneo é arrivato ai suoi tre quarti del cammino replica con decisione.
"Certo che sì. I ragazzi fanno tutto quello che chiedo loro sul piano fisico e tattico. La flessione delle ultime tre partite é fisiologica. Rimarco, comunque, che né a novembre e neppure ora a marzo, la società mi ha chiesto il primo posto. Guido una squadra forte, che può fare, come sta facendo, cose importanti. Pur sapendo che c'é molto, tanto da migliorare col lavoro".
Di Noia non ha recuperato e dunque non sarà della partita. 
Intanto in numerose zone del centro e della periferia (anche a Pieve di Campo) sono apparsi striscioni contro Massimiliano Santopadre. La ormai annosa “frattura” tra il tifo della Nord ed il presidente appare ben lontana dal risolversi e da sfociare in una composizione.

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