di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - L'emergenza, stavolta, riguarda l'attacco. Mancano Federico Melchiorri, soprattutto e Andrea Bianchimano. Le scelte per Fabio Caserta restano risicate. Tanto che il tecnico sta valutando di riportare in avanti Salvatore Elia, "elemento duttile - spiega l'allenatore - che con me ha giocato pure da esterno e persino da seconda punta". Se il Perugia si schiererà con il 4-3-3 il terzetto offensivo potrebbe risultare composto da Jacopo Murano, punta centrale con Mattia Minesso e, appunto, Elia a sostegno. 
Tuttavia Caserta riconosce che l'assenza dolorosa di quella sorta di Achille che é in campo Melchiorri (come il "piè veloce" si dimostrava nell'esercito greco schierato davanti alle mura di Troia) rappresenta un "vulnus pesante" negli equilibri della formazione umbra.
"Per questo - sottolinea il tecnico - chiederò a tutti i miei giocatori di dare di più, anche per il compagno che ci manca e che vanta qualità superiori..."
Se sarà Elia il prescelto diventa probabile il rientro sulla linea dei quattro difensori di capitan Aleandro Rosi e, forse, di Salvatore Monaco (rileverebbe Filippo Sgarbi). Rivela Caserta che in questa settimana di intenso lavoro, la difesa é stata seguita, come sempre ma in maniera particolare, da Stefano Accursi. "Concetti e principi che condivido e che Accursi sta impartendo ai ragazzi molto bene".
L'altro settore delicato appare il centrocampo. Dove Dimitri Sounas pone la sua candidatura ma che potrebbe veder confermati, almeno in partenza, Marco Moscati, Salvatore Burrai e Valentin Vanbaleghem.
Perché? Per il semplice motivo che, in un modulo più offensivo quale il 4-3-3, bisogna fornire un equilibrio maggiore, aggiuntivo.
Rimarca Caserta: "Ogni modulo dà qualcosa, ma toglie anche qualcosa. Dovremo, pertanto, con le coperture preventive, fare molta attenzione alle ripartenze, che si delineano come un'arma letale. Se guardate le statistiche, vedrete che i gol su azione manovrata sono di meno, in tutte le categorie, mentre più frequentemente le reti arrivano sulle ripartenze. Che diventano spesso fatali. Ecco perché serve equilibrio, cercando di attuare un gioco propositivo,noffensivo, ma al tempo stesso stare in campana e concedere il minimo possibile..."
Sull'avversario ecco il pensiero del tecnico perugino.
"Un competitor difficile, ostico. Costruito per stare nelle zone alte, per vincere. Ultimamente non ha raccolto molto, ma é una squadra viva, che sta bene. Serviranno, da parte nostra, la massima attenzione e un grande sacrificio. Dovremo fare la nostra gara, sfruttando le occasioni che costruiremo, senza lasciare loro troppe opportunità".
Quale potrebbe essere la "chiave" dell'incontro?
"Noi vogliamo vincere, anche se sappiamo che comunque pure un pareggio si rivelerebbe un risultato positivo. Una carta ottima si potrebbero rivelare i calci piazzati. Noi contiamo su giocatori bravi a sfruttare i palloni alti in area e abbiamo gente in grado di calciare bene ed al meglio angoli e punizioni..."
Comunque - le parole le ha pronunciate Caserta - "la squadra sta bene sia dal punto di vista fisico che mentale", quindi dovrebbe scendere in campo con la migliore determinazione. Si vedrà così se il Perugia, come spesso é emerso in questa girone di andata, sia Melchiorri-dipendente o meno. Nel caso lo fosse, il club dovrebbe ricorrere il più in fretta possibile a cercare un sostituto di alto profilo. 
 

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