Altro che "tesoretto" portato in dono dal sottosegretario leghista. Il milione e mezzo di euro annunciato non rifonderà per niente tutti i "tagli" che lo stesso Governo ha deciso nei confronti degli enti locali. In pratica con una mano ha tagliato abbondantemente e con l'altra ha riportato solamente 1,5 milioni, insieme ad una pesante ipoteca politica.

Il Comune si trova quindi, ostaggio della Lega e con un bilancio che sarà drammatico chiudere.

C’è un sottosegretario leghista che è venuto a dare lezioni di "antropologia" ai perugini, pensando di rivolgersi ad una città facilmente incline a legare l'asino dove vuole il padrone e a bersi tutto, senza fiatare, senza amor proprio e senza orgoglio.

C’è un sottosegretario leghista che porta in dono un tesoretto alla città di Perugia ribadendo per l’ennesima volta che Romizi è il loro sindaco.

C’è una somma di denaro, non è un tesoretto, che rappresenta solamente una restituzione parziale dei fondi che il Governo ha già tagliato, in varie forme, a Perugia e che resosi conto del madornale errore commesso prova a porvi rimedio.

E il Sindaco Romizi? Sempre più spaesato, in difficoltà e sotto ricatto della Lega.

Romizi non riesce a dire una parola su come pensa di coprire l’ammanco che è ben maggiore dei soldi che il sottosegretario leghista porta come se fosse un suo regalo. Infatti, a fronte dei 1,5 milioni portati “in dono” ne mancherebbero più del doppio includendo, ad esempio, i tagli al fondo per la solidarietà comunale, i tagli al fondo per accoglienza dei richiedenti protezione internazionale ed i tagli alle poste per riequilibrare i crediti di dubbia esigibilità.

La visita a Perugia del Sottosegretario leghista costituisce l’ennesimo abbraccio mortale che la lega sta stringendo intorno al sindaco Romizi.

Il segnale è chiaro: la Lega toglie, la Lega restituisce, la Lega decide.

Nuova coalizione civica di centrosinistra per Giubilei Sindaco

 

 

 

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