PERUGIA - Venerdì 17 maggio ore 17 assemblea pubblica presso la sala collegiale del plesso Giovanni Cena (Perugia) sull’annosa questione della scuola Carducci i cui lavori hanno subito un ennesimo stop malgrado le promesse dell’Amministrazione comunale. Tale incontro – spiegano gli organizzatori - è finalizzato a condividere le modalità e i tempi in vista della ripresa dei lavori che in  una nota osservano: “Rifare la scuola Carducci-Purgotti ex novo sarebbe stato meno costoso e in ‘100 giorni’ la scuola sarebbe stata pronta. Ma, come sappiamo, non è andata così. A due anni e mezzo dal terremoto, gli allievi della Carducci sono ancora ospiti dei plessi Giovanni Cena e Lombardo Radice. Siamo stati più di 800 a firmare la petizione online; ci sono state proteste e assemblee straordinarie per mantenere alta l’attenzione e, alla fine, ci è stato promesso che la nuova scuola sarebbe stata inaugurata per la festa di San Costanzo a gennaio scorso. Ma non è andata così. E’ stato riconosciuto pubblicamente che le promesse fatte nel corso dell’ultimo anno non erano credibili e per l’ultima volta, con l’avvio dei lavori nello scorso novembre, si poteva finalmente sperare di vedere le pareti della futura nuova scuola Carducci-Purgotti alzarsi, in modo da essere pronta per la riapertura dell’anno scolastico 2018/2019. Ovvero … 3 anni dopo il sisma. Ma di pareti, oggi non ce ne sono. I lavori si sono interrotti e gli operai non ci sono più. A quanto pare il cantiere è stato in parte affidato ad una ditta che meno di un mese dopo è finita in concordato preventivo e che ora è ferma per la fornitura dell'acciaio. Acciaio che le viene venduto da...una società partecipata all'80% dallo stesso committente in concordato!!!”

“In occasione dell’assemblea del 17 maggio in oggetto – prosegue la nota firmata 'Utenti e Sostenitori della nuova Scuola Carducci-Purgotti' -, ascolteremo con attenzione le spiegazioni dell'Amministrazione comunale e dei soggetti coinvolti nella ricostruzione della scuola Carducci-Purgotti riguardo a questo ennesimo episodio di ritardo. Saremo altrettanto determinati, come utenti di tutte le scuole del quartiere, insegnanti, genitori, studenti, personale, abitanti e cittadini a dimostrare che manterremo alta l’attenzione nei prossimi giorni e che non siamo più disposti a subire un’ennesima promessa non mantenuta”.

Nella foto l'immancabile sindaco Romizi, con tanto di fascia tricolore incorporata, alla ripresa di lavori. (Un tempo la fascia tricolore si indossava per le inaugurazioni)

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