PERUGIA – “È iniziata oggi in Commissione l’analisi del bilancio di previsione che ci impegnerá in uno studio approfondito, prima di arrivare all’approvazione definitiva in Consiglio comunale. Mi spiace purtroppo constatare ancora una volta una prassi che, in nome del rinnovamento, si pensava ormai superata: incarichi esterni e consulenze al di sotto dei 40.000 euro, ma anche di importi significativi che il Comune di Perugia ha intenzione di affidare nei prossimi anni”. 

Così in una nota di protesta della consigliera comunale del Pd, Emanuela Mori, che osserva ancora: “Praticamente ogni unità operativa prevede di dover ricorrere a consulenti. La domanda che sorge spontanea è dunque sempre la stessa: tra i quasi mille e trecento dipendenti nessuno è in grado di adempiere a questi incarichi? Nessuno ha l'adeguata professionalità? Occorrono davvero così tante e costose consulenze? Viste le sofferenze del bilancio non sarebbe preferibile invece investire queste ingenti risorse in servizi alla persona e manutenzioni varie?”

“Ad ogni discussione del bilancio – insiste la consigliera contestatrice - si ripete la medesima situazione: si tagliano servizi e investimenti, ma per le consulenze si trovano sempre risorse e fondi necessari. Forse una riorganizzazione del personale per ridistribuire in maniera intelligente i dipendenti con le giuste professionalità nelle diverse aree tecniche, potrebbe essere una soluzione sicuramente più economica e meno frustrante per i dipendenti del Comune che vengono sempre surclassati.

 

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