PERUGIA – “Un bilancio, per niente partecipato e proposto unilateralmente al sindaco che ancora una volta disconosce il patto con i cittadini, non rispecchia le aspettative dei perugini”. Cosi il consigliere comunale (Gal) Carmine Camicia, ha fotografato il documento contabile approvato a maggioranza dal Consiglio comunale di Perugia, al termine di un lungo dibattito.

Dopo aver parlato ininterrottamente per diverse ore per discutere i 38 emendamenti da lui presentati, Camicia ha così chiosato quanto avvenuto: “Si tratta di un rendiconto difficile da digerire, non a caso ho offerto durante la seduta dell’assise cittadina del bicarbonato ai consiglieri di maggioranza. Disturbi per la digestione anche per i cittadini che dovranno digerire i quattro milioni e cinquecentomila euro della Tari”.

Il lungo dibattito si è concluso nel pomeriggio di oggi con il voto a favore di 19 consiglieri di maggioranza, 9 contrari dell’opposizione ed un astenuto (Scarponi).

Respinti anche gli emendamenti (quattro) presentati dala capogruppo penta stellata Rosetti. Unico approvato quello squisitamente formulato dagli uffici e proposto dalla stessa Giunta

Per il M5S la capogruppo Rossetti aveva annunciato un voto convintamente contrario in considerazione dell’approccio della giunta alla partita di bilancio. Non vi è – ha detto – alcuna discontinuità col passato, quando il centro-sinistra ha danneggiato la città dando luogo ad un buco di bilancio deleterio per Perugia.

Restando nel campo della minoranza, Mencaroni, a nome del Pd, ha ribadito il giudizio negativo del suo gruppo su un bilancio che conferma tutte le criticità e difficoltà segnalate da tempo. “Tanti progetti, sulla carta, sembrano avviati, ma nulla di concreto si vede all’orizzonte” ha affermato, ricordando che sulla manovra, peraltro, grava in maniera importante la delibera della Corte dei Conti che rappresenta un macigno sull’operato della giunta Romizi.

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