Al Segretario regionale PD

Al Segretario provinciale PD

Al Segretario regionale GD

Al Segretario provinciale GD

 

Caro Segretario, in qualità di Organismo dei Giovani Democratici e alla luce dei recenti sviluppi della situazione politica nella Giovanile Democratica vorremmo condividere alcune riflessioni per contribuire alle discussioni di questi giorni. Pochi giorni fa il segretario eletto dei Giovani democratici dell'Umbria ha rassegnato le proprie dimissioni all'Assemblea. Il segretario dimissionario lascia una giovanile umbra in forte difficoltà, appesantita dalle ultime vicende congressuali, che non ha saputo trovare nuovo vigore ed è finita per soccombere sotto il peso di un immobilismo generale. Sono stati infatti pochi e sporadici i momenti di confronto dai quali poter trarre nuova linfa e la chiusura alla partecipazione e a posizioni dissonanti ha castrato il dibattito inducendo tutta la base ad una forzata assenza e al disinteresse.

Emblematico, in questo senso, appare il modo scelto per distaccarsi dal ruolo di guida ricoperto soprattutto per due punti motivi: in primis l'omissione del punto delle dimissioni dall'O.d.G. con cui è stata convocata l'Assemblea indica lo scarso livello di partecipazione raggiunto. Nonostante una “fuga di notizie” avesse reso pubblica l'intenzione del segretario, nessuna comunicazione integrativa ufficiale ha anticipato alla rappresentanza dell'assemblea ciò che sarebbe accaduto.

Sconcerta, poi, in secondo luogo, la decisione di prevedere la possibilità di delegare al voto altre persone in rappresentanza dei membri eletti in assemblea contro la quale nessuno ha saputo opporsi e che inficia la serietà degli organismi rappresentativi eletti andando in contrasto con ogni definizione di sistema rappresentativo esistente in dottrina.

A questa va aggiunta, inoltre, l'intenzione di ridurre la sostituzione della guida politica eletta di un'organizzazione ad un atto routinario e ordinario che sminuisce l'importanza dei ruoli e dei passaggi. Un anno e mezzo, quello sin qui trascorso, che ha visto molti livelli e molti organi della giovanile impegnati in un'opera di coinvolgimento e di costruzione di idee e progetti per il Partito democratico. L'impegno di alcuni membri della segreteria regionale che hanno proposto iniziative interessanti e sotto certi aspetti innovative ed ambiziose, però, non ha trovato un'adeguata valvola di sfogo e si è arenato nell'inerzia generale.

Sul livello provinciale perugino, a supporto dell'attività istituzionale dell'esecutivo che ha proposto vari laboratori nei quali si sono potute confrontate esperienze partitiche diverse, abbiamo cercato di contribuire con impegno e dedizione all'elaborazione della linea politica. L'attività promossa nei forum ha permesso di accogliere il punto di vista, anche qualificato e di spessore, nell'intento di arricchire il progetto politico e le competenze dell'associazione giovanile.

Nel rispetto delle differenti visioni e nel rispetto delle diverse sensibilità si è instaurato nelle discussioni, numerose e partecipate, un clima costruttivo e vivace che ha prodotto risultati lusinghieri aldilà delle vicende e degli orientamenti personali e grazie al quale tutti hanno potuto trovare piena cittadinanza all'interno della Giovanile insieme a numerosi ragazzi e ragazze con la passione per la politica. Siamo convinti che tali qualità e tali presupposti debbano essere una grande risorsa per una forza progressista di sinistra che abbia un visione diversa di e per il Paese.

Stanti tali premesse, vogliamo condividere un'analisi della situazione con gli organismi che ci sono naturali e dovuti interlocutori. Nel variegato ventaglio di posizioni che sono state assunte ed espresse nel dibattito collegato alla vicenda della segreteria regionale, purtroppo emerse solo mediante l’utilizzo dei social media, ci sentiamo di condividere il sentimento di chi non ha partecipato alla riunione (oltre un terzo dell’assemblea) marcando in modo fermo e deciso una forte distanza da metodi poco inclusivi, poco democratici e poco logici. La maggioranza di chi si è ostinato a credere che qualcosa di più fosse nelle corde del nostro Partito e della nostra Organizzazione, ha preferito, di fronte alla prevaricazione forzosa di regole e ad atteggiamenti ostinati, non prendere parte ad una messinscena che mal celava disegni e progetti esclusivamente individuali.

Proprio quel dissenso espresso da un fragoroso silenzio deve suonare come campanello d'allarme e come richiamo alla responsabilità. Come organismo ci siamo sentiti coinvolti da quell'appello eloquente (chiaro anche se non espresso) e vogliamo ascoltare chi ha suggerito di ambire a strade più inclusive e più rispettose delle Istituzioni del nostro Partito accogliendone i suggerimenti e trasformandoli in maggiore impegno e maggiore inclusione.

Al nuovo segretario va il nostro ringraziamento per la disponibilità ad assumere una responsabilità tanto gravosa insieme ai nostri migliori auguri di buon lavoro nell'interesse della giovanile tutta, consapevoli che non mancherà un confronto franco e un contributo serio in un'ottica di piena inclusione. Ci sono molte speranze e il compito è arduo, ma segnali positivi sono stati già incoraggianti.

 Si tratta di un compito difficile di ricostruzione del quale però, crediamo, ci sia estremo bisogno. Dal canto nostro vogliamo trarre insegnamento dalle vicende accadute e continueremo ad impegnarci, nello svolgimento dei nostri ruoli, con l'obiettivo di integrare ed approfondire il dibattito politico usando ancora maggiore comprensione. Il vero rinnovamento infatti passa per l'analisi, l'autocritica e l'adozione di pratiche positive ancorché faticose. Il vero rinnovamento, siamo convinti, è nelle idee e nei metodi anziché nell'anagrafica e in tentativi strumentali di visibilità individuale.

I Forum provinciali GD Fed. PG

Condividi