CITERNA - Con il Convegno “Il Luppolo: una nuova eccellenza del Made in Italy” è partito il Roadshow della Rete di imprese Luppolo Made in Italy, l'innovativo progetto di Filiera del Luppolo che sta crescendo in Umbria.

Il Convegno di Citerna è stata la prima tappa delle attività di comunicazione e disseminazione del progetto Luppolo Made in Italy che partecipa alla Misura 16.2.1 del Piano di Sviluppo Rurale della Regione dell'Umbria, dedicato alla cooperazione e alle innovazione delle Reti di nuova costituzione.

La sfida della produzione del Luppolo è ricca di opportunità, sia per gli agricoltori che per tutta la nascente Filiera, in particolare per i birrifici del nostro territorio, protagonisti della rivoluzione del gusto rappresentata dal movimento della Birra artigianale.

A Citerna hanno portato il loro saluto i rappresentati delle istituzioni, a partire dal sindaco Enea Paladino e dal consigliere Ceppodomo, organizzato nell'ambito della manifestazione “La Bisaccia del Tartufaio” in collaborazione con la Pro Loco di Citerna.

È intervenuto il Sindaco di San Giustino Paolo Fratini che è da sempre uno dei più convinti sostenitori del progetto, fin dalle sue origini ed ha inoltre portato un contributo di merito data la sua esperienza professionale nell'innovazione in agricoltura.

L'Assessore Regionale Fernanda Cecchini ha poi ricordato l'importanza della capacità di innovazione delle imprese umbre, la loro creatività, la qualità dei progetti che nel corso degli anni sono stati finanziati, con risorse significative dedicate alle Misura 16, facendo un particolare augurio di successo ad un progetto come Luppolo Made in Italy che si pone l'obbiettivo di far nascere una nuova Filiera nel territorio regionale.

I risultati raggiunti nei primi due anni di attività sono stati sinteticamente presentati dagli interventi dei partner scientifici, dai tecnici della Rete e dalle aziende partecipanti.

Il Presidente della Rete Stefano Fancelli ha introdotto i lavori ricordando l'ambizione del progetto di costruire l'intera Filiera del Luppolo, per fare dell'Umbria la Yakima valley italiana, citando il caso di successo mondiale della regione di maggior produzione degli Stati Uniti.

Il Responsabile tecnico dei prototipi Enrico Prenni ha presentato i risultati molto incoraggianti del primo anno di produzione dei prototipi di coltivazione, mentre il responsabile agronomico Luca Stalteri si è soffermato sull'importanza strategica della produzione di Luppolo biologico mentre il componente del Coordinamento della Rete Franco Sediari ha illustrato il percorso di attuazione del progetto rispetto al finanziamento ottenuto partecipando alla Misura 16.2.1 del PSR dell'Umbria.

La Start-up innovativa Idroluppolo, con Alessio Saccoccio, ha invece raccontato il progetto di innovazione sulla coltura indoor del Luppolo, che rappresenta un'eccellenza unica nel panorama europeo della produzione e della ricerca tecnologica.

Il Professor Perretti del CERB, Centro di Eccellenza di Ricerca sulla birra dell'università di Perugia nella sua veste di Coordinatore del progetto di ricerca, ha quindi presentato l'impianto del progetto, soffermandosi sugli aspetti decisivi della qualità del prodotto, ed insieme a Michele Bellucci del CNR IBBR, ha illustrato il percorso di ricerca sulla genetica del Luppolo umbro, finalizzato a selezionare una nuova gamma di Luppolo derivante dalle piante autoctone del nostro territorio regionale.

Da parte loro le aziende della Rete che sono intervenute hanno raccontato la loro esperienza di partecipazione al progetto: l'azienda “Tenuta dei Canta Lupi”, con il titolare Walter Montefiori. ha sottolineato l'importanza di chiudere l'intera Filiera per garantire ai produttori una forte e stabile redditività, mentre il Gruppo Cooperativo Agricooper, con il responabile del progetto Enrico Pezzola, ha sottolineato le potenziali affinità tra la nascente Filiera del Luppolo e quella del tabacco, illustrando inoltre l'innovativo prototipo di coltivazione agroindustriale che la stessa cooperativa ha strutturato nell'ambito delle attività in campo del progetto.

Un forte ringraziamento è stato rivolto ai partner del progetto, a partire dalla Banca Popolare di Spoleto Banco Desio e dalla Gepafin spa, presente con la Dott.essa Trona, che hanno assicurato il necessario sostegno economico finanziario alla start-up Luppolo Made in Italy, alla Direzione della Misura 16 della Regione Umbria, presente con la Dott.essa Terenzi e al Parco 3A, a  sua volta rappresentato dal Presidente Brilli.

Infine sono state lanciate le prossime tappe del Roadshow “W il Luppolo!”, in oc casione delle quali la Rete di Imprese Luppolo Made in Italy parlerà in particolare dei temi del Luppolo Biologico, del rapporto di integrazione tra la Filiera del Tabacco e la nascente Filiera del Luppolo e presenterà i risultati scientifici del progetto di ricerca e le innovazioni tecnologiche dello stesso, sempre nello spirito di condivisione e apertura alla cooperazione che la Misura 16 del PSR dell'Umbria indica coma la via maestra di crescita dell'innovazione nella nostra regione.

 

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