ASSISI - Il Papa invita giovani economisti e imprenditori di tutto il mondo a "un'iniziativa che ho tanto desiderato: un evento che mi permetta di incontrare chi oggi si sta formando e sta iniziando a studiare e praticare una economia diversa, quella che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda", spiega nel messaggio per l'evento "Economy of Francesco", ad Assisi dal 26 al 28 marzo 2020, che "ci conduca a fare un 'patto' per cambiare l'attuale economia e dare un'anima all'economia di domani".

"Sì, occorre 'ri-animare' l'economia! - dice Francesco nel suo messaggio 'ai giovani economisti, imprenditori e imprenditrici di tutto il mondo' - E quale città è più idonea per questo di Assisi, che da secoli è simbolo e messaggio di un umanesimo della fraternità? Se San Giovanni Paolo II la scelse come icona di una cultura di pace, a me appare anche luogo ispirante di una nuova economia".

La comunità francescana: accogliamo il Pontefice "pieni di speranza"

"Un incontro destinato a dare il via ad una nuova economia": il custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti e la comunità francescana commentano con queste parole l'appuntamento "Economy of Francesco" annunciato dal Pontefice per il marzo 2020 nella città del Poverello.
"Pieni di speranza, accogliamo con gioia l'iniziativa di Papa Francesco di convocare ad Assisi, dal 26 al 28 marzo 2020, i giovani, 'profezia di un'economia attenta alla persona e all'ambiente'" afferma ancora il custode in una dichiarazione diffusa dal direttore della sala stampa del Sacro convento padre Enzo Fortunato.

"Promuovere un nuovo 'patto' con 'quelli che hanno il futuro' - afferma padre Gambetti -, è l'ispirazione sgorgata dal cuore di un padre. Accompagniamo fin d'ora con la preghiera e con tutto l'impegno le fasi della preparazione e della riuscita dell'evento",

Per Papa Francesco sarà la sesta visita Umbria

Con "Economy of Francesco" nel marzo 2020 sarà la sesta volta di Papa Bergoglio in Umbria.
La prima volta è stata proprio ad Assisi, il 4 ottobre 2013 - ricorda la Conferenza episcopale umbra -, nel giorno della festa di San Francesco, patrono d'Italia, a pochi mesi dall'inizio del suo ministero.
Ben tre visite ci sono state nel 2016: il 4 agosto a Santa Maria degli Angeli, per l'ottavo centenario del Perdono; il 20 settembre ad Assisi, per l'incontro conclusivo della Giornata mondiale di preghiera per la pace "Sete di pace. Religioni e culture in dialogo"; il 4 ottobre a San Pellegrino di Norcia, tra le popolazioni terremotate.

La quinta visita è stata quella privata al Monastero delle Monache Clarisse di Santa Maria in Valle Gloria di Spello, l'11 gennaio di quest'anno.   

Gioia e gratitudine dei vescovi umbri: "Momento importante di riflessione"

"Con gioiosa gratitudine" i vescovi dell'Umbria accolgono la notizia dell'evento denominato "Economy of Francesco", previsto ad Assisi con la presenza di papa Francesco dal 26 al 28 marzo del prossimo anno.
Lo sottolinea monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu.
"Ancora una volta - afferma il presule in una nota - il Sommo Pontefice guarda alla nostra regione per farne la culla di un momento importante di riflessione e progettualità finalizzato a 'ri-animare l'economia', e lo fa rivolgendosi ai giovani economisti, imprenditori e imprenditrici di tutto il mondo, riproponendo con forza la figura e il messaggio del Poverello, 'esempio per eccellenza della cura per i deboli e di una ecologia integrale'".

Mons. Sorrentino: Assisi icona di una nuova economia

"Grazie Santo Padre per aver scelto la nostra città come icona di una nuova economia": il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino saluta così "The economy of Francesco" che si terrà il prossimo anno nella città umbra.

"Un'iniziativa storica - sottolinea il presule - gravida di futuro. Se il 27 ottobre del 1986 San Giovanni Paolo II fa Assisi come icona di pace inaugurando lo 'spirito di Assisi', l'odierna iniziativa, di così grande respiro, la propone anche come icona di una nuova economia. Il mondo è segnato dal contrasto tra i pochi che possiedono troppo e i molti che sono privi persino del necessario. Lo stesso pianeta, nostra casa comune, è depredato, invece di essere custodito. Da dove ripartire? Il Papa fa leva sui giovani, nel solco del recente sinodo loro dedicato. Propone loro un 'patto' per promuovere un rinnovamento dell'economia".

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