PERUGIA . Essendo portavoce di residenti e commercianti del quartiere gradirei risposta. Sarà pubblicata?

Ho saputo con molto ritardo dell'apertura del centro commerciale OASI in Via Palermo, ovviamente per mia disinformazione, ma mi chiedo era proprio necessario?

Nella zona ci sono molti negozi di alimentari a conduzione familiare facilmente raggiungibili a piedi,  senza contare EMI a 50 metri. È ovvio, come in altre zone della città, che molti chiuderanno.

Senza contare le ormai poche bancarelle del Bove.

Oltretutto non si fa che parlare di ridurre plastica e imballaggi, ma in un supermercato se prendi  ad esempio un pezzetto di formaggio è super  confezionato in plastica e polistirolo.

Ho sentito vari residenti sconcertati, dispiaciuti, ma rassegnati. Che tristezza!

Inoltre lo svincolo dove sorge questo ulteriore ipermercato  inutile e dannoso all'ambiente, orribile, impattante anche da un punto di vista paesaggistico è sempre estremamente trafficato ora che faremo?

Gradirei risposta e pubblicazione.

Carla Gagliardi

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Cara lettrice, questo giornale ha già espresso ai riguardo una ben precisa opinione che coincide perfettamente con la sua: in Italia ed a Perugia in particolare, prosegue la moltiplicazione di queste cattedrali al consumismo, inutili e dannose poiché distruggono il tessuto sociale ed alimentano gli sprechi, creando oltre tutto più disoccupazione che posti di lavoro.

Altrove (negli Usa in particolare, e parliamo della patria del consumismo più sfrenato), questa scorsa pazzesca si è arrestata e tantissimi ipermercati sono stati costretti a chiudere.

E’ evidente che chi governa questa città, complici anche i tanti che or non è molto hanno riconfermato il loro gradimento, la pensa diversamente da noi.

 

 

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