TODI – Il mantenimento del punto nascita, l'attivazione del centro di sterilità e procreazione medicalmente assistita, l'avvio di una struttura di ortogeriatria con 12/14 posti letto, l'implementazione di chirurgia a ciclo breve multidisciplinare, l'aumento fino a 4 posti letto di lungodegenza, l'attivazione di un hospice nell'area sud del nosocomio per l'erogazione delle cure palliative: sono questi i 6 programmi individuati dall'Istituzione regionale per il potenziamento dell'Ospedale di Pantalla e illustrati in modo dettagliato dal presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, nel corso del suo intervento al Consiglio grande del Comune di Todi, con un focus sul futuro dell'ospedale della Media Valle del Tevere-Pantalla.

"Quando nel 2011 fu inaugurato l'ospedale di Pantalla, su cui sono stati investiti oltre 50 milioni dai governi regionali di centrosinistra,  non si pensava solo – ha detto - ad una razionalizzazione dei vecchi ospedali di Todi e Marsciano, bensì alla necessità di dotare di un ospedale moderno ed efficiente un bacino di 60.000 utenti capace di assicurare pienamente il diritto costituzionale alla salute ed alla cura, ma oggi la mission dell'ospedale è duplice: da una parte – ha spiegato – ha un fondamentale ruolo di ospedale di prossimità volto a soddisfare i bisogni assistenziali che devono essere garantiti vicino al luogo di residenza, dall'altra, in virtù della ricca dotazione di risorse  strutturali, umane e tecnologiche di cui l'ospedale dispone, nonché per la posizione favorevole, ha una naturale vocazione di integrazione nella rete ospedaliera regionale per la gestione dell'acuzie di medio alta complessità, in particolare in relazione all'Azienda ospedaliera di Perugia, con la capacità di prendere in carico anche pazienti provenienti da zone adiacenti".

"La base della trasformazione necessaria per il perseguimento della sua mission – ha proseguito Paparelli - è legata al riconoscimento del fatto che l'ospedale si confronti con due priorità organizzative: migliorare la capacità di risposta ai bisogni di cura ed assistenza di un paziente sempre più complesso, complicato, anziano e spesso ‘fragile' e aumentare l'efficienza produttiva delle risorse a disposizione. Ciò trova ampio riscontro nel Piano Sanitario Regionale (PSR) 2019-2021 che la Giunta Regionale ha preadottato nelle scorse settimane".

Il presidente Paparelli, in proposito, ha ricordato che "in accordo con l'Azienda Ospedaliera di Perugia è stato quindi definito un percorso per la riqualificazione dell'Ospedale della Media Valle del Tevere che prevede un'importante collaborazione della medesima per la realizzazione di molta parte dei sei programmi individuati per il potenziamento dell'Ospedale di Pantalla e che includono sicuramente il mantenimento del punto nascita, per il quale nel 2018 è stata richiesta deroga alla chiusura al Ministero che ha trasmesso una nota con cui il Comitato Nazionale Percorso Nascita ha espresso parere sfavorevole motivando il diniego con il volume di attività molto basso, visto che per il 2016 risultava pari a 313 parti,  evidenziando inoltre anche l'assenza di disagio orografico. Nella stessa nota, peraltro, venivano definiti come soddisfatti i requisiti operativi tecnologici e di sicurezza".

"Malgrado ciò,- ha riferito Paparelli - la Giunta Regionale, con atto del 19 luglio 2019 n. 890, anche in esito all'incontro del 16 luglio con i sindaci dei Comuni del Distretto, ha deliberato di richiedere ulteriore deroga alla chiusura del punto nascita di Pantalla-Todi. Ciò in considerazione, oltre che delle aspettative del territorio, anche del fenomeno nazionale del calo delle nascite che sta mettendo molti punti nascita nelle condizioni di non poter soddisfare i requisiti previsti dalle norme nazionali rispetto al numero minimo di parti per ciascun anno. Un fenomeno questo – ha aggiunto - che sta inducendo le Regioni, come rappresentato più volte in sede di Commissione Salute, a richiedere una revisione dei parametri stabiliti che potrebbero trovare collocazione nel contesto del Patto per la Salute in fase di negoziazione con il Governo".

Relativamente alla carenza di personale, il presidente Paparelli ha reso noto che "la Direzione Usl Umbria, in considerazione della gravissima carenza di personale medico di Ostetricia e ginecologia ha attivato tutte le procedure per il reperimento di ginecologi, al fine di garantire la copertura dei turni di guardia in ottemperanza alla normativa vigente. Nel frattempo, nei mesi di luglio e agosto è stato possibile garantire i turni di servizio mediante la rimodulazione dell'attività programmata e il reperimento di personale medico con procedure straordinarie, sia all'interno dell'azienda che extraziendale. Con la delibera n. 1057 del 6 agosto scorso, per far fronte in modo eccezionale e straordinario alle gravi carenze, è stato pubblicato un avviso con scadenza il 21 agosto 2019 per l'eventuale stipula di contratti libero professionali per verificare, come fatto in altre Aziende, l'eventuale disponibilità di specialisti collocati a riposo. Sono pervenute 2 domande di ammissione di ex dipendenti dell'Azienda in fase di valutazione ai sensi del regolamento aziendale".

 

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