ROMA - L'Aula della Camera ha dato il via libera definitiva al dl Terremoto che così - dopo l'ok del Senato e non avendo subito modifiche - diventa legge. Il provvedimento è passato con 398 sì, 98 astenuti e nessun voto contrario.

Legambiente: "È un pessimo segnale che il primo provvedimento approvato in questa legislatura contenga un condono edilizio”
"La promessa del Governo di migliorare alla Camera il testo del decreto terremoto, approvato al Senato, inspiegabilmente non è stata mantenuta. C'erano tutti i tempi per entrare nel merito e correggere gli errori del decreto tra cui, quello pesantissimo, del condono edilizio e invece si è perso solo tempo tra Commissione e Aula. E soprattutto – dichiara Edoardo Zanchini Vicepresidente nazionale di Legambiente – è stato innalzato un inspiegabile muro contro ogni richiesta di correzione del testo arrivando ad approvare oggi, senza modifiche, un provvedimento che riapre così i termini del condono edilizio del 2003. Non era mai successo che un evento calamitoso portasse a riaprire i termini della sanatoria. In questo modo si crea un precedente pericoloso, perché da domani altri territori potranno chiedere di non essere discriminati e avere anche loro il diritto alla sanatoria dopo una calamità naturale”.

"Il decreto – aggiunge Zanchini - rappresenta, dunque, un pessimo segnale e un passo indietro sul rispetto dei principi e delle regole che definiscono il patto di convivenza e di responsabilità tra i cittadini. La maggioranza che sostiene il Governo del cambiamento l’ha fatto, grazie anche al voto favorevole al Senato delle opposizioni. Legambiente continuerà a vigilare, a denunciare ogni forma di illegalità e a ribadire che per far decollare la ricostruzione nelle zone post sisma servono soluzioni di altro tipo a partire da interventi di sostegno ai Comuni, di semplicità e trasparenza nelle procedure, di innovazione, di qualità del lavoro, di partecipazione reale dei cittadini”.
 

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