PERUGIA - Con riferimento alla segnalazione pervenuta agli organi di stampa riguardanti le difficoltà incontrate ad accedere all’ingresso riservato per il reparto di Ostetricia del Santa Maria della Misericordia, da parte di una mamma di Corcano in travaglio di parto, in una nota la direzione aziendale dell’Ospedale di Perugia respinge le accuse facendo presente di aver disposto controlli sugli eventi e sui fatti, così come erano stati segnalati e di aver accertato, consultando i tabulati e le immagini delle telecamere di videosorveglianza, quanto segue:

La prima telefonata di allerta arrivata al 118, durante il tragitto per raggiungere l’ospedale, con esposizione dell’evento per il quale si chiedeva soccorso è stata registrata alle ore 4.38.

Dai video registrati dalle telecamere di sorveglianza risulta che il conducente dell’auto che accompagnava la mamma si è fermato davanti alla sbarra alle ore 4.41.37 sec. ed ha suonato il campanello alle ore 4.41.44 secondi.

Alle ore 4.43 il marito comunicava telefonicamente al 118 che si trovava difronte alla sbarra di accesso ma che la stessa non si apriva. A questo punto l’operatore del 118 ha diretto l’autoambulanza medicalizzata, già preallertata dalla precedente telefonata, che arrivava sul posto alle 4.44.

Contemporaneamente all’arrivo dei sanitari, la donna aveva aperto lo sportello della propria autovettura e, assistita dagli stessi operatori, avva dato alla luce una bambina.

Madre e neonata sono stati trasferiti  a cura degli operatori del 118 nel reparto di Ostetricia e presi in carico dal personale. Entrambi stanno bene, la bambina è nata in perfette condizioni come risulta dagli indici di benessere neonatale. L’evento conclusosi felicemente pure con l’inconveniente dichiarato può essere inquadrato clinicamente secondo le valutazioni dei professionisti come “parto precipitoso”. 

Una versione, questa, che non corrisponde pienamente a quella fornita dai diretti interessati scondo i quali la donna avrebbe partorito per strada assistita soltanto dal marito e che le cose sono tornate nella norma successivamente all’arrivo dei sanitari che hanno preso in carico la puerpera e la bimba appena venuta al mondo.

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