Obbligo mascherina, Speranza: "È una delle ipotesi che stiamo valutando"

L'obbligo di indossare la mascherina all'aperto in tutta Italia "è una delle ipotesi che stiamo valutando. Ci sarà un passaggio parlamentare martedì e il governo farà le sue scelte solo dopo il passaggio parlamentare": lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante la trasmissione 'Mezz'ora in più' in onda su Rai 3. Anche se "non abbiamo i numeri di casi degli altri Paesi europei", ha sottolineato il ministro, "ora siamo in una fase di crescita significativa del contagio". Pertanto "vanno conservate e rafforzate le tre regole fondamentali e una di queste sicuramente riguarda le mascherine, il cui uso è fondamentale, veramente decisivo". "Gli assembramenti - ha spiegato Speranza - sono un problema. In questo momento in cui la curva accentua la sua tendenza alla crescita dobbiamo essere rigorosi e fermi contro gli assembramenti. Abbiamo bisogno in questa fase di maggiori controlli e maggiore presenza dello Stato. Ma aggiungo che io non credo che l'Italia sia riuscita a piegare la curva nei mesi più difficili per un impianto di natura securitaria, ma perché c'è stata una profonda sintonia tra la consapevolezza delle persone e le misure che il governo e le Regioni mettevano in campo. I controlli è chiaro sono fondamentali ma la sfida di fondo per vincere è puntare sulla persuasione, sulla consapevolezza". E sui tamponi: "Siamo arrivati a 120mila tamponi al giorno, che è un dato significativo. E nell'ultima settimana abbiamo fatto un passo avanti importante, con una circolare del ministero della Salute abbiamo autorizzato l'utilizzo dei tamponi antigenici"
Il ministro Speranza ha anche osservato sul calcio che: "E' già deciso che Juve-Napoli non si giocherà. Ma parliamo troppo di calcio, lo dico con rispetto anche nei confronti di un pezzo di economia del Paese: so che intorno al calcio ci sono interessi e tante persone che vanno rispettate. Le cose importanti in questo momento però sono altre: è il lavoro degli ospedali e dei sanitari e l'attenzione alle nostre scuole, che sono un punto fondamentale di ripartenza del Paese. Un po' meno calcio e un po' più scuola, se possibile".
I casi finora segnalati nelle scuole "sono ancora assolutamente sostenibili", ha osservato il ministro della salute. "Siamo intorno al migliaio di scuole nelle quali si sono registrati dei casi, ci sono stati pronti interventi da parte dei dipartimenti territoriali e delle aziende sanitarie. Quello che stiamo provando a ricostruire è una nuova relazione organica e non episodica fra il Servizio sanitario nazionale e il sistema scolastico". "Vogliamo tenere le scuole aperte - ha aggiunto il ministro -. Finora nelle scuole si sonoregistrati un migliaio di casi, ma è del tutto evidente che ce ne saranno molti altri nelle prossime settimane". "Stiamo investendo risorse come non è mai avvenuto nella storia recente, nè soprattutto sulla sanità. Abbiamo messo più soldi in cinque mesi che negli ultimi cinque anni e tanti altri ne dobbiamo ancora investire", ha aggiunto il ministro.
Infine, il ministro Speranza ha affermato sul Mes: "Io nelle ultime giornate ho presentato sia alla Camera che al Senato un piano di investimenti straordinari che va fatto sul nostro servizio sanitario nazionale per aprire una fase nuova e ho sempre detto che tutte le risorse sono benvenute. Sono benvenuti i soldi del Mes, del Recovery Fund, del Bilancio dello Stato".

Recent comments
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago