NORCIA - La città di Norcia si appresta a vivere la festa di San Benedetto tra una ricostruzione post sisma che stenta a partire e l'emergenza coronavirus. "Da quando il terremoto ha ferito la nostra terra, celebriamo la festa in tono minore, quest'anno si aggiunge la precarietà e l'impotenza che tutti esperimentiamo di fronte ad un nemico subdolo e invasivo e particolarmente dannoso come il coronavirus, la conseguente doverosa assunzione di modalità di comportamento per contrastarne la diffusione, ci fa sentire ancora più vulnerabili e indifesi, venendo a sovrapporsi ad una situazione già fragile, che genera pericolosamente solitudine e isolamento".

A dirlo è il vescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo che aggiunge: "Non vorremmo - e auspichiamo che così non avvenga - che la giusta e necessaria attenzione all'emergenza in corso distogliesse l'attenzione dalle urgenze dei nostri territori o - peggio - costituisse un alibi per ulteriori ritardi", riferendosi alla lentezza della ricostruzione.

 

 

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