CITTA’ DI CASTELLO - Sono di nuovo le Chianine, i giganti della zootecnia, l’attrazione principale delle Fiere del Bestiame di Città di Castello, oggi e domani, domenica 27 agosto, a Piazzale Ferri e Parco A. Langer. Circa venti esemplari tra i migliori delle aziende del territorio, prese d’assalto dalla curiosità di bambini e operatori.

“Nonostante la siccità, continuano a rappresentare un’eccellenza nel mercato nazionale” dichiara l’allevatore Carlo Tosti alla mostra insieme al fratello Giovan Battista, Paolo Venarucci e Antonio Fedeli. “Stiamo sostenendo un aggravio di costi e di lavoro per mantenere il livello dei capi, integrando il pascolo e il foraggio che purtroppo l’andamento climatico ha pregiudicato in questi ultimi mesi. Tuttavia le aziende, dopo la crisi, stanno tenendo perché c’è grande richiesta di carni di qualità, che possano essere una garanzia per il consumatore e un valore aggiunto per le pietanze”. Pur essendo un settore che ha risentito molto parzialmente del pregiudizio arrecato la regione dal sisma di Umbria e Marche, alcuni territori continuano a soffrire per i danni del terremoto: è il caso riportato da Paolo Venarucci, di Gubbio ma un habitué per la mostra di Città di Castello che auspica “procedure più celeri per la ricostruzione delle stalle lesionate, specialmente in vista dell’inverno”.

Del valore e delle potenzialità economiche della Chianina è testimonianza anche l’interessamento di stranieri all’acquisto di grandi partite già trasformate per il mercato estero. I giapponesi sono clienti importanti per le aziende dell’Alto Tevere così come l’Europa dove dice Fedeli “il marchio della carne chianina ha una sua immediata riconoscibilità. La distribuzione locale di certo rimane la fetta preponderante di un fatturato che raggiunge numeri importanti se pensiamo che da un capo in media è possibile trarre oltre 500 chili di carne”.

Dagli allevatori viene infine un messaggio di portata generale: “Mangiare meno carne ma più buona, con caratteristiche intrinseche e nutrienti in linea con i regimi dietetici e dalla provenienza certa”.

Grande afflusso fin dalla mattina anche nell’area dei laboratori per i bambini dove sono state allestite esperienze e dimostrazioni pratiche incentrare sulla vita nella fattoria con la possibilità di entrare in una relazione quasi diretta con tanti animali da cortile, tra cui l’ormai famosa fattoria di Dora. A Piazzale Ferri l’esposizione di piante ed animali domestici: dal classico pappagallo allo scoiattolo.

L’ingresso ufficiale della Mostra è anche quello di Parco A. Langer dove il visitatore è accolto dagli stand dei prodotti tipici per giungere all’area degustazioni, gestite, oggi e domani, dal Centro di formazione Bufalini nell’ambito di un progetto della Regione Umbria, dalla società rionali Graticole e Riosecco, la pro-loco di Piosina. Nel centro storico invece le fiere delle merci con il Salone della Birra di Aistel, che ospita dieci birrifici umbri.  

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