Diventerà presto realtà anche la realizzazione dell’allaccio ferroviario tra la piastra logistica di Terni-Narni e la linea Orte-Falconara. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche, ha infatti approvato lo schema di convenzione tra Regione Umbria ed RFI per la progettazione, esecuzione, collaudo e messa in funzione del completamento della piastra logistica intermodale di Terni-Narni.

“Dopo il completamento della piastra logistica di Città di Castello e l’espletamento della gara per l’assegnazione in concessione della gestione, con prospettive serie di ulteriore sviluppo di quella struttura con capitali privati – ha affermato l’assessore -, si sta finalmente rimuovendo anche lo stallo che vedeva da lustri la piastra logistica di Terni-Narni quale emblema della classica cattedrale nel deserto. Risale infatti alla delibera CIPE 121 del 2001, la prima previsione di realizzazione dell’opera. Sette anni dopo, nel 2008, il Ministero ha approvato il progetto definitivo del I stralcio che includeva il collegamento ferroviario ma solo oggi, grazie al rinnovato impegno della Giunta Tesei, si completa l’impianto con l’intermodalità gomma-ferro che la rende competitiva e la reimmette sul mercato del settore. Una precedente gara andata deserta ci ha convinto ad intraprendere con coraggio la strada del rilancio. 

Ci sono stati mesi di trattative con RFI – ha proseguito Melasecche -, superando ostacoli di una burocrazia pesante e di una legge regionale sul patrimonio c.d. “indisponibile” che va rivista quanto prima. Il testo della convenzione con RFI, verrà sottoscritto entro pochi giorni per dare il via all’iter progettuale esecutivo ed alla materiale esecuzione dell’opera che rende la piastra appetibile anche e soprattutto per le acciaierie che da tempo hanno deciso di trasportare su ferro i propri prodotti, indirizzo già seguito dal gruppo Arvedi. 

RFI ha chiesto di sviluppare un progetto che rispetti i moderni principi di una stazione ferroviaria con l’ingresso diretto dei treni, evitando per gli stessi lo stallo nella stazione di Terni ed il successivo rimorchio con la tradotta diesel all’interno della piastra logistica come era previsto inizialmente”.

“E’ stato introdotto anche un moderno impianto di trazione elettrica a servizio della base in derivazione della rete Orte-Falconara – ha spiegato l’assessore Melasecche -, il tutto gestito da un moderno sistema di controllo sicurezza del traffico (ACC) provvisto da dispositivi di segnalamento e sicurezza tali da consentire alla stazione della base di essere comandata e presidiata sul posto o anche a distanza dalle stazioni di RFI. 

La realizzazione del collegamento ferroviario rappresenta un forte interesse pubblico in grado di perseguire gli obiettivi regionali e nazionali di riduzione delle emissioni in un territorio, quale la Conca ternana, particolarmente sensibile a tale problematica. 

La situazione del Comune di Terni, che perde posizioni nella classifica nazionale stilata da Legambiente col Sole 24 Ore, impone di affrontare il problema in termini di strategie organiche e complessive. L’ operatività del collegamento ferroviario consentirà una forte riduzione del traffico su gomma per il trasporto merci, non solo relativamente alla movimentazione dell’acciaio ma, volendo, anche di altre produzioni locali quali il linoleum e le plastiche biodegradabili. La linea Orte-Falconara, grazie al protocollo di intesa Umbria-Marche-RFI-MIMS, con un investimento di 1,231 miliardi di euro prevede interventi volti alla velocizzazione dell’intera direttrice e al raddoppio fisico della tratta Terni-Spoleto entro il 2030 sia per favorire l’incremento passeggeri che quello merci Nord-Sud. 

Lo schema di convenzione prevede l’affidamento di tutte le fasi dell’appalto ad RFI, dalla progettazione al collaudo, per un valore di 9,5 milioni di euro, provenienti dai fondi della Regione, ai quali si aggiungono 3 milioni di RFI di investimenti sulla linea ferroviaria strettamente necessari a realizzare l’allaccio della nuova stazione costituita dalla base logistica. Non solo, proprio per favorire il trasferimento su ferro del trasporto delle merci, è in corso uno studio che prevede ulteriori investimenti da parte dell’ex Ministero dell’Ambiente, oggi Ministero per la Transizione Ecologica, grazie all’impegno del collega Morroni, in vista di un possibile ricondizionamento ed ampliamento dei volumi della piastra già esistenti alla cui gestione ed utilizzo  sono interessati, come noto, sia industrie di primaria importanza che alcuni operatori della logistica internazionale. 

L’Umbria nonostante le enormi difficoltà derivanti dalla pandemia, sta conseguendo risultati importanti ed essenziali per favorire la ripresa in una visione di forte prospettiva. Ringrazio i tecnici regionali e quelli di RFI - ha concluso l’assessore Melasecche -che si stanno adoperando in positivo per conseguire un obiettivo ritenuto, anche questo, fino ad alcuni mesi fa, se non impossibile, di certo del tutto improbabile”. 

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